Coach si prepara a chiudere in bellezza l'anno in cui ha celebrato il proprio 75° compleanno. I festeggiamenti, che erano iniziati in febbraio a Parigi con un ballo, si chiuderanno giovedì 8 dicembre a New York con un grande défilé.

Per l’occasione, il direttore creativo esecutivo, Stuart Vevers, organizzerà una sfilata mista presentando per la prima volta a New York la sua nuova collezione maschile per l'inverno 2017-18, che fino ad oggi sfilava a Londra, e la pre-collezione femminile per l'autunno 2017.

Coach ha lanciato il suo prêt-à-porter femminile con la stagione invernale 2014/15, sfilando a New York, e l'anno seguente la sua prima collezione d'abbigliamento maschile con l'inverno 2015/16 sulle passerelle londinesi. Da quel momento, il menswear del brand non ha smesso di crescere, arrivando a rappresentare il 16% delle sue vendite totali, che ammontavano a 4,49 miliardi di dollari nell'esercizio fiscale 2015/16, e si prevede che accelerino ancora quest'anno.

Pubblicità

Il marchio statunitense di pelletteria dal “lusso contemporaneo”, come ama definirsi, che è cresciuto di gamma in questi ultimi anni, ha scelto la sua principale 'roccaforte' per questa celebrazione, approfittando della recente inaugurazione del proprio flagship di New York.

La “Coach House” di 2.000 metri quadri si trova al numero civico 685 della 5th Avenue e riunisce tutta l'offerta del marchio, dagli accessori al prêt-à-porter per uomo e per donna.

“Con la “Coach House”, festeggiamo il nostro heritage newyorchese e 75 anni di artigianato. Con la contemporanea apertura di un flagship adiacente di Stuart Weitzman (altro marchio del gruppo, ndr.), posizioniamo due marchi nati a New York su un'unica location leggendaria”, commenta il CEO del gruppo, Victor Luis.

La settimana scorsa, il brand ha anche inaugurato un flagship di 500 metri quadrati a Londra, nel cuore di Regent Street. Nei piani del gruppo americano sono previste delle nuove aperture in Europa. In particolare, nel 2017 Coach dovrebbe inaugurare i suoi primi negozi in Italia e in Germania.

Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)