Gianluca Bolelli
27 apr 2016
Coach conferma il suo recupero ... e annuncia 300 licenziamenti
Gianluca Bolelli
27 apr 2016
In occasione della pubblicazione dei suoi risultati, Coach ha comunicato di aver registrato un terzo trimestre di attività più che soddisfacente, ma nel contempo ha annunciato tagli significativi nella sua forza lavoro.
Il marchio newyorchese di pelletteria, che possiede anche la firma di calzature di lusso Stuart Weitzman, ha registrato nel 3° trimestre, terminato il 26 marzo, un aumento delle vendite dell'11% a dati comparabili (+13% a cambi correnti), à 1,03 miliardi di dollari (quasi 915 milioni di euro). Nel periodo, l'utile netto del gruppo ha fatto un balzo in avanti del 27,7%, a 112,5 milioni di dollari (quasi 99 milioni di euro).
Nei primi 9 mesi dell'esercizio fiscale 2015-16, il fatturato del gruppo è arrivato a 3,33 miliardi di dollari (quasi 2,9 miliardi di euro), crescendo del 4,7% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, mentre l'utile netto si è contratto del 3%, a 379 milioni di dollari (quasi 337 milioni di euro).
Nel terzo trimestre, il marchio Coach da solo ha totalizzato 954 milioni di dollari (quasi 847 milioni di euro), con vendite cresciute del 3% rispetto allo stesso periodo di un anno prima (+4% a cambi costanti).
Nel periodo, le sue vendite sono progredite del 2% a cambi correnti, e dell'1% a perimetro comparabile in Nordamerica, il suo mercato principale, che ha mostrato una ripresa in questo terzo trimestre, con un giro d'affari di 499 milioni di dollari (441 milioni di euro).
Sui mercati esteri, che rappresentano ormai il 47% delle sue vendite complessive (396 milioni di dollari), Coach ha registrato nel corso del 3° trimestre del suo esercizio una progressione del 7% in comparabile, spinta soprattutto dall'Europa, con una crescita in doppia cifra (non precisata dal gruppo) ma anche dalla Cina continentale, anche in questo caso cresciuta in double digit, mentre le vendite nella Cina nel suo insieme sono cresciute solamente del 2% a cambi costanti, a causa delle difficoltà che continuano a perdurare a Hong Kong e Macao.
Forte di questi buoni risultati, il gruppo ha confermato il suo obiettivo già annunciato: raggiungere un margine operativo del 20% nell'esercizio 2017 per il brand Coach nonostante le incertezze macroeconomiche, attraverso “una serie di iniziative efficienza operativa per la creazione di un modello di business flessibile e espandibile”.
Questa efficacia organizzativa sarà “principalmente legata alla riduzione dei dipendenti su scala mondiale”, precisa Coach nel suo comunicato.
Il gruppo prevede di sopprimere 300 posti di lavoro, vale a dire il 2% della sua forza lavoro globale, riferisce la stampa americana. I tagli non dovrebbero riguardare i dipendenti dei negozi, né i lavoratori della produzione, ma un 10% del personale che lavora all'interno dell'azienda.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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