Claire’s: vendite diminuite del 6,5% nel 2016
Dopo aver rinunciato in gennaio al suo progetto di ingresso in Borsa, il gruppo statunitense Claire’s mostra nell’esercizio chiuso a fine gennaio un fatturato annuo di 1,3 miliardi di dollari (1,223 miliardi di euro), secondo i dati preliminari. Una contrazione del 6,5% e del 3,3% a perimetro comparabile, che si spiega soprattutto con i tassi di cambio e la chiusura di molti negozi gestiti direttamente.
Essi erano 2.710 in gennaio, contro i 2.867 di un anno prima. Claire’s si rivolge tuttavia in maniera crescente ad altri modelli di retail. Il numero dei franchising è così passato da 539 a 603 in un anno, mentre le concessioni sono passate da 709 a 933.
Alla fine dell’anno, le vendite del retailer di accessori, gioielli e cosmetici sono quindi risultate in calo del 2,1% a perimetro comparabile negli USA, ma il decremento è stato maggiore in Europa, con un -5,2%. L’Ebitda diminuisce invece da 217 a 188,2 milioni di dollari.
Nel luglio scorso, l’agenzia Reuters ha riferito che Claire's aveva deciso di intavolare delle trattative con i suoi creditori per una ristrutturazione del debito, che allora aveva raggiunto i 2,4 miliardi di dollari. L’azienda è riuscita a diminuire questo debito fino a 2,11 miliardi alla fine dell’esercizio.
Claire’s può contare ad oggi su una rete di 3.313 negozi in 47 Paesi, che si trovano dall’America del Nord all’Europa, ma anche in Asia, Medio Oriente, Sud America e Sudafrica.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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