Il gruppo, che possiede il 40% del capitale del gruppo LVMH e la totalità di Christian Dior Couture, aveva modificato nel 2013 la data di chiusura del proprio esercizio al fine di cominciare questo esercizio 2013-2014 (e tutti i seguenti) all'inizio del mese di luglio.

Le cifre mettono inoltre in evidenza i risultati molto positivi dell'assunzione di Raf Simons al timone dello stile di Christian Dior Couture, il cui score ha superato il miliardo di euro nei primi 9 mesi dell'esercizio 2013-2014.

Nel solo 3° trimestre, da gennaio a marzo, le vendite di Christian Dior Couture sono arrivate a 357 milioni di euro, un dato in aumento del 13% rispetto all'esercizio precedente (+17% in organico). Il gruppo ha proseguito la sua ascesa negli Stati Uniti e in Asia. Ha anche sperimentato un rapido progresso in Giappone malgrado il contesto d'inflazione. L'Europa ha fatto prova di "resistenza" in un contesto economico difficile...

Fra il 1° gennaio e il 31 marzo 2014, la casa madre di Louis Vuitton, Dior, Fendi e Sephora ha ottenuto una crescita "eccezionale" di un +13% a cambi correnti (+17% in organico).

Il polo 'Moda e Pelletteria', il più redditizio del gruppo, ha generato 2,64 miliardi di euro nel periodo.

La 'Distribuzione Selettiva' registra una crescita solida legata alla buona performance dei DFS e all'ulteriore sviluppo ottenuto nel retail da Sephora. Le sue vendite sono state pari a 2,23 miliardi di euro nel trimestre (2,12 miliardi un anno prima), in crescita del 10% (+5% a cambi correnti). Questa divisione è la seconda, dopo 'Moda e Pelletteria', in termini di peso.

I 'Profumi e Cosmetici' sono trainati dalla performance di "La Petite Robe Noire" di Guerlain. Le vendite di questo polo raggiungono i 941 milioni di euro (+1% di variazione a cambi correnti).

Solamente la divisione 'Vini e Liquori' è apparsa in calo (-8% a cambi correnti e -4% in organico), a 896 milioni di euro, soprattutto in ragione dello smaltimento di stock di cognac in Cina.

Florent Gilles (Versione italiana di Gianluca Bolelli)