Chopard inizia Rihanna all’alta gioielleria

Di

Anaïs Lerévérend

Versione italiana di
Gianluca Bolelli

Pubblicato il
10 apr 2017

L'universo della maison Chopard e quello della cantante Rihanna non sembravano così vicini sulla carta, eppure questo incontro si è realizzato. Il gioielliere svizzero ha invitato la cantante di Barbados a realizzare una collaborazione, lei che indossava già le parure Chopard nelle grandi occasioni. Questa primavera nasceranno dunque due collezioni di Rihanna per Chopard, una di alta gioielleria e l’altra di gioielleria più “accessibile”.

In coppia con la copresidente e direttrice artistica di Chopard, Caroline Scheufele, la star internazionale si è dunque lanciata in un mondo tecnico e tradizionale. Infatti, è proprio sulla sua visione nuova che contava Chopard per “andare al di là dei confini convenzionali” di questo settore, ha spiegato in un comunicato.
 
Due tematiche differenti sono state scelte per le due collezioni: da una parte le radici di Barbados della cantante, simboleggiate dai giardini lussureggianti e dal carnevale dell’isola, e poi la personalità di Rihanna, simboleggiata da forme geometriche particolari.

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La linea di alta gioielleria, che si caratterizza per la sua sontuosità, ha svelato solo due pezzi, indossati da Rihanna negli ultimi eventi a cui ha partecipato, ma sarà pienamente rivelata al prossimo Festival di Cannes, all’inizio di maggio, per celebrare il ventesimo anno di presenza di Chopard come partner ufficiale del Festival del Cinema.

La collezione di gioielleria un po’ più “democratica” ha invece già mostrato i suoi contorni: nove pezzi che riprendono il motivo geometrico della linea “Ice Cube” di Chopard, in una versione minimalista e arricchita di una ceramica colorata, in una tonalità “jungle green” che riecheggia la collezione ispirata a Barbados. La linea è già preordinabile sul sito Internet del gioielliere a prezzi compresi tra i 1.200 e i 9.600 euro circa, da un anello a una lunga collana, prima del lancio nei negozi del marchio dal prossimo giugno.
 
Versione italiana di Gianluca Bolelli