5 dic 2013
Chiara Boni sfila a Pitti e lancia le calzature
5 dic 2013
Il 2014 si annuncia scintillante per Chiara Boni. La poliedrica stilista fiorentina torna in effetti sulle passerelle dopo 15 anni e si appresta ad ampliare l’offerta del suo marchio La Petite Robe con accessori e nuovi capi, nonché una linea di calzature, che verrà svelata al prossimo Pitti Immagine Uomo nell’ambito del salone femminile Pitti W.

Chiara Boni sarà inoltre la protagonista a Pitti di una sfilata-evento speciale, che si terrà mercoledì 8 gennaio negli spazi della Dogana di Via Valfonda. Per l’occasione verranno presentati 40 look per l’autunno/inverno 2014-2015 di La Petite Robe, che sta riscontrando sempre più successo con una crescita delle vendite del 40% nell’ultimo anno.
Chiara Boni si è lanciata in quest’avventura nel 2007 dopo avere moltiplicato le esperienze. È stata titolare del negozio d’avanguardia “You Tarzan Me Jane” a Firenze negli anni ‘70, fenomeno di moda nell’orbita del gruppo GFT (Gruppo Finanziario Tessile) negli anni ’80, e assessore alla Regione Toscana nel 2000. La sua linea di prêt-à-porter femminile La Petite Robe è composta oggi da circa 80-90 pezzi, e si è sviluppata attorno un concetto semplice ed efficace: solamente degli abiti, da giorno ma anche lunghi da sera, estremamente comodi e pratici, tutti realizzati in un unico tessuto stretch.
“Si tratta di un jersey bi-elastico e anallergico studiato apposta per non fare sudare. È un tessuto che nasce per lo sport, un brevetto italiano, che ho fatto sviluppare in tre pesi diversi”, spiega Chiara Boni. Gli abiti con i bordi tagliati a vivo, senza bottoni, né zip, s’infilano dai piedi ed offrono un’incredibile vestibilità, oltre che essere particolarmente flessibili.

“Ho pensato alla donna contemporanea che deve vestire formale. Può portare questi vestiti tutto il giorno senza stropicciarli. La sera basta aggiungere un accessorio, un tacco o un gioiello, e il capo si trasforma in un abito elegante. Sono abiti ripiegabili che non prendono spazio nella valigia. Si possono lavare in lavatrice senza aver bisogno di stirarli”, prosegue la stilista. Con questa idea vincente, affiancata dal 2009 dall’imprenditore tessile biellese Maurizio Germanetti, Chiara Boni ha riscontrato fin da subito un grande successo raddoppiando il fatturato di anno in anno. Da poco è stato anche ridisegnato interamente il sito Web, studiato per coinvolgere maggiormente la community e le fan di Chiara Boni su Facebook, Twitter e Instagram.
Il concetto di La Petite Robe è particolarmente piaciuto alle donne americane. Questo mercato rappresenta oggi il 50% delle vendite totali, che ammontano per il 2013 a 6,5 milioni di euro. “Non eravamo mai stati in America. All’inizio, nel 2010, hanno preso il nostro prodotto in prova. Ora siamo distribuiti nelle principali catene! Se ci sono le idee, non è difficile lanciarsi. Per riuscire al giorno d’oggi, se non si ha una grande aziende, bisogna essere degli specialisti. La gente infatti compra il prodotto che riconosce”, sottolinea Chiara Boni, trasferitasi da qualche anno a Milano.

“Il fatturato di La Petite Robe è realizzato per l’85% all’estero. Gli Stati Uniti sono il primo mercato, seguiti da Europa, Russia e Medio Oriente. In totale abbiamo 350 clienti multimarca. Dall’anno prossimo vogliamo svilupparci in Asia, esclusa la Cina. L’idea è di crescere con nuovi mercati, ma anche con nuovi prodotti. Puntiamo a raggiungere i 10 milioni di ricavi nel 2015”, indica l’amministratore delegato Maurizio Germanetti.
La collezione si amplierà con dei pantaloni, delle t-shirt, delle piccole giacche comode e dei capotti sempre realizzati nello stesso tessuto. Al momento sono anche allo studio dei legging con un tessuto speciale. Ultima novità, la collezione di calzature, che sarà presentata a Pitti. La linea è realizzata in licenza dall’azienda toscana Rapisardi, specializzata nella produzione di scarpe in tessuto. Si tratta di una piccola collezione di ballerine pieghevoli, décolleté, stivali, e sandali-zeppe con velluto intrecciato, tutte realizzate sempre nel pratico tessuto de La Petite Robe. Con un concetto stile anni ’50, le calzature potranno essere naturalmente abbinate all’abito, ton sur ton.
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