Cheap Monday ha aperto la sua prima boutique in Francia venerdì 11 aprile nell'Haut Marais parigino. Situato al numero 121 di rue Vieille du temple, il punto vendita ha una superficie di 300 metri quadrati e propone tutta la gamma della griffe, che presenta le sue collezioni nell'ambito delle fashion week di Stoccolma.

Il concept architettonico è firmato da uno studio di giovani architetti svedesi chiamato UglyCute, e identifica la nuova identità dei punti vendita di Cheap Monday, dallo stile meno dark delle sue boutique precedenti di Londra e Copenhagen.

Una collezione concepita espressamente per questo arrivo a Parigi è stata immaginata dallo studio del brand, che si è divertito a utilizzare i tipici scatti fotografici dei turisti, come “La Gioconda” e Giovanna D'Arco. Soggetti che troviamo sul tessuto di una gonna, di un jeans, di una giacca e di una camicia in denim, oltre che su delle t-shirt e degli accessori in serie limitata.

"La Francia fa parte dei nostri mercati principali, ma anche la Corea del Sud e gli USA sono altrettanto importanti per noi", conferma Hakan Ström, COO del brand, presente all'inaugurazione.

"Il fatto di appartenere al gruppo H&M ci dispensa dal dover aprire una filiale in ogni Paese dove vogliamo stabilirci; in Cina, per esempio, abbiamo potuto aprire facilmente (a Pechino e Shenyang, ndr.) in questi ultimi mesi". I team di produzione sono gli stessi di H&M, ma gli studi sono rimasti indipendenti.

Il peso del gruppo non ha solo dei vantaggi, ammette tuttavia il direttore delle operazioni del brand. "Ci abbiamo messo due anni ad aprire questa boutique, ed è possibile che senza il nome H&M dietro a noi, le trattative probabilmente non ci avrebbero messo così tanto a concludersi".

Precedentemente occupata da una galleria d'arte, la boutique Cheap Monday si trova di fronte al flagship di Surface to Air e alla boutique di A.P.C., che si trova a due passi. Non lontano, si trova anche uno store American Apparel, che ha un posizionamento prezzi molto vicino.

Florent Gilles (Versione italiana di Gianluca Bolelli)