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Ansa
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Pubblicato il
7 mar 2010
7 mar 2010
Celine: successo, merito Phoebe
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7 mar 2010
7 mar 2010
PARIGI, 7 MAR - E' una donna di successo Celine, grazie a Phoebe Philo: collezione 'numero uno' per il momento (ci sono ancora tre giornate piene di sfilate), diceva oggi il mondo della moda riunito a Parigi.
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Effettivamente niente da dire, o meglio niente da criticare. Se non un eccesso di snobismo in certe 'mises', ma è proprio voler trovare il pelo nell'uovo. Si vede comunque che la 37enne stilista inglese ci tiene a mettere le distanze tra il suo stile e tutto il resto, e a stabilire i nuovi capisaldi del classico moderno (quello "per donne forti e sensibili") di cui sta diventando la principale interprete.
Gonne a sfondo piega e bluse in crepe o in pizzo bianco: un classico che Phoebe rivisita con determinazione, scegliendo le linee diritte e a sacchetto, ma aggiustate da cinture e tasconi-toppa. Giacconi blu marinari per i quali l'accrescitivo é sgraziatamente inadeguato, tanto sono perfetti sopra i sottili pantaloni neri un po' corti. Cappotti, robe-manteau e trench con colli tirati su, vagamente da accademia militare.
Montgomery trasformati in redingote con cappuccio, perfino di lurex. Corpetti di pelle per abiti di lana, sempre le tasche come motivo complice di una femminilità sicura ma scanzonata. Di sera l'abito di tulle si copre le spalle con un gilet che sembra l'incrostazione cangiante di minuscoli mitili sullo scoglio. Scarpe alte e solide, stivali a tacco medio e dorato. Blue e nero, un po' di bianco e di verde. Tutto qui, ma a vederlo non è poco.
Marco Gobbetti, presidente e amministratore delegato, è entusiasta: "da quando c'é Phoebe la crescita è molto forte. Stiamo rifacendo i negozi, tra poco riapriremo quello di Avenue Montaigne e poi via via interverremo sugli altri". Buffa la vita della moda, che incrocia le storie e i destini. Phoebe nel 1997 aveva iniziato come assistente di Stella McCartney da Chloé. Quando l'amica uscì dalla maison per fondare la sua, nel 2001, Phoebe prese in mano Chloé e il successo aumentò, tanto che molti incominciarono a pensare che fosse lei, e non Stella, il genio della moda.
Nel 2006 Phoebe lasciò tutto per ritirarsi a fare la moglie e la madre, ma tre anni dopo l'offerta del gruppo Lvmh fu di quelle alle quali non si può dire di no: prendere in mano Celine e rilanciarla. C'é riuscita subito, già dalla prima sfilata, l'ottobre scorso. Successo decretato da stampa, compratori, signore che se ne intendono, come Ines de la Fressange che esibisce volentieri una giacca albicocca con revers neri.
Domani sfilerà anche Stella McCartney, l'amica rivale: entrambe inglesi uscite dalla Saint Martins, tutte e due vegetariane e ambientaliste, ma Phoebe meno integralista (usa la pelle e non la pelliccia). Oggi era in passerella anche la collezione di Karl Lagerfeld, colui che portò per primo al successo Chloé dirigendola per 20 anni, fino al 1978, e poi riprendendola in mano per 5 anni, fino al 1997, quando lo sostituirono le due ragazze inglesi.
Una terza 'inglesina', Hannah MacGibbon è ormai da alcuni anni la stilista, anche lei apprezzata, del marchio Chloé che sfilerà a sua volta martedì. La sfida continua sulla scena di Parigi
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