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Pubblicato il
10 mar 2016
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CBRE: l'e-commerce non frena l'apertura di negozi

Pubblicato il
10 mar 2016

Secondo la settima edizione della ricerca "How Active Are Retailers Globally?" di CBRE, una della società leader mondiali nel mercato immobiliare commerciale, indagine che ha coinvolto più di 150 grandi marchi internazionali con sede in America, Asia-Pacifico e zona EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), la maggior parte dei retailer è pronta a continuare a investire nel network fisico di negozi, in particolare in Europa.

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Il 70% dei retailer che hanno indicato di voler rafforzare il network fisico in Italia aprirà da 1-5 negozi nel 2016. L’Italia è al nono posto in Europa come mercato più attrattivo: la maggior parte degli intervistati che ha espresso di voler espandere il network in Italia è straniera (Germania, Inghilterra e Stati Uniti).

La ricerca mostra infatti che per l’83% dei brand considerati, i piani di espansione dei negozi non verranno rallentati dalla crescita dell’e-commerce. Solo il 22% considera la vendita on-line una forma agguerrita di concorrenza.

L’approccio dei retailer rimane comunque improntato alla cautela e solo il 17% degli intervistati aprirà più di 40 negozi nel 2016. In generale, il 67% ha espresso l’intenzione, per quest’anno, di aprire non più di 20 punti vendita. La maggiore incertezza sulla ripresa economica in alcuni mercati, emergenti e consolidati, rimane uno degli elementi che preoccupano di più gli operatori che pianificano l’espansione del loro network. I format più popolari per l'espansione sono i negozi di strada al 76%, e centri commerciali regionali al 72%.

Tra i retailer che hanno l’Italia come target di espansione/rafforzamento del network fisico, il 71% ha in pipeline 1-5 negozi per il 2016. Si tratta in particolare di brand internazionali, provenienti da Germania, Inghilterra e Stati Uniti per la maggior parte. In generale l’Italia, con l’11% dei retailer internazionali interessati ad espandere il loro network nel nostro mercato, risulta la nona destinazione preferita in Europa (sedicesima nel mondo) dietro a Germania (35%), Francia (33%), UK (29%), Olanda (22%), Spagna (21%), Belgio (16%), Austria (15%) e Polonia (12%).

“I retailer che vogliono espandere il proprio network in Italia continuano ad avere come target i centri storici dei capoluoghi, con Milano, Roma e Firenze in testa, oltre ai centri commerciali dominanti. Resta sempre molto elevato l’interesse verso canali di vendita alternativi come stazioni ferroviarie e aeroporti, dove si beneficia di grandi flussi pedonali e l’investimento produce anche ritorni in advertising. La presenza fisica è ancora fondamentale per l’espansione di un brand: i retailer oggi più che mai hanno bisogno di creare un’affinità emotiva con il cliente ed i consumatori sentono ancora la necessità di vivere l’esperienza dell’acquisto e di identificazione con il messaggio che il brand trasmette”, sostiene Gaetano Lamacchia, Director Retail Agency di CBRE Italia.

"Nonostante il contesto di incertezza economica e la popolarità dello shopping online, che cresce di anno in anno, una presenza di un negozio fisico in luoghi chiave è ancora fondamentale per trasmettere la forza di un marchio", ha commentato Mark Burlton, Global Executive, squadra Retail Occupier area EMEA di CBRE.

“La politica attuata dai principali centri commerciali e dai migliori street shops dimostra che l'aumento negli investimenti in negozi fisici va di pari passo con la crescita delle vendite on-line. […] I negozi fisici hanno bisogno di supportare le gamme che si possono trovare on-line, e viceversa", chiosa Mark Disney, direttore esecutivo CBRE Shopping Centre Development & Leasing.

Cajsa Lykke Carlson (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

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