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Reuters
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Pubblicato il
16 gen 2009
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Cavalli: sul punto di vendere il 20% della griffe
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Reuters
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16 gen 2009
16 gen 2009
Roberto Cavalli e Clessidra hanno avviato una trattativa esclusiva finalizzata alla cessione di una quota di minoranza della casa di moda all'operatore di private equity, ma solo dopo la due diligence si saprà se il deal andrà a buon fine. E' quanto dice una fonte vicina alla vicenda, confermando quanto lo stilista fiorentino ha rivelato al Sole 24 Ore. "C'è un contatto", argomenta la fonte. "Certamente si piacciono".
![]() Roberto Cavalli - Foto: AFP |
Alla domanda se l'operazione è destinata ad andare in porto, dopo che nel 2008 Cavalli aveva avviato, con l'assistenza di Merrill Lynch, un processo di asta, che si era spinto sino alla selezione di una short list formata da Candover, Lion Capital, Carlyle e Tpg, salvo fare un passo indietro a luglio, la fonte replica che "è difficile dire se sarà la volta buona: ci sarà una due diligence, una valutazione e vedremo".
Cavalli ha detto che intende cedere "il 15%, massimo 20% dell'azienda, non di più". La fonte sottolinea che "la vendita di una quota di minoranza è logica", perché Clessidra, che ha già formulato un'offerta, avrebbe fatto "una valutazione molto bassa" e punterebbe a "lasciare sul tavolo meno soldi". In pratica, Clessidra non è disposta a riconoscere a Cavalli la valutazione che lo stilista ha chiesto sin dall'avvio dell'iter di vendita (circa 1,4 miliardi di euro), ma vuole mettere un piede nel gruppo ed è pronta, per farlo, a comprare una quota di ampia minoranza.
Al Sole 24 Ore, Cavalli ha rivelato che intende "quotarsi in Borsa entro tre o quattro anni", con l'obiettivo di "cavalcare la ripresa dopo questo momento di crisi economico-finanziaria internazionale". L'anno scorso, Cavalli, assistito, oltre che da Merrill Lynch, dall'avvocato Umberto Nicodano dello studio Bonelli Erede Pappalardo, aveva avviato un processo di vendita di una quota della società.
I maggiori fondi di private equity si erano fatti avanti, proponendo di comprare fra il 40% e il 60% del capitale. Le richieste dello stilista fiorentino avevano indotto a defilarsi, mano a mano, Apax, Blackstone, Kkr, Cinven, Doughty Hanson e Cvc. Clessidra, secondo più fonti, aveva guardato il dossier, ma, apparentemente, si era tenuta ai margini.
A luglio, poi, insoddisfatto dalle valorizzazioni proposte, Cavalli aveva mandato tutto a monte, rinviando a tempi migliori. La successiva crisi dei mercati finanziari, che ha prosciugato la disponibilità di capitali per i fondi, pareva aver mandato in archivio l'operazione. Ora, la svolta.
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