AFP
Gianluca Bolelli
23 mag 2018
Carven chiede la procedura di salvaguardia
AFP
Gianluca Bolelli
23 mag 2018
La casa madre del marchio francese di abbigliamento Carven ha annunciato martedì scorso di aver chiesto al tribunale di essere posta sotto procedura di salvaguardia, procedimento che precorre un eventuale ricorso all’amministrazione controllata.

“Carven ha riunito oggi il comitato aziendale per informarlo che la sua holding, Beranger, aveva chiesto di essere posta sotto la salvaguardia del Tribunale di Parigi”, ha comunicato Carven all’agenzia AFP, confermando un’informazione apparsa sul giornale Les Echos.
La procedura è simile all’amministrazione controllata, in quanto consente di sospendere il pagamento dei debiti da parte di un'impresa in difficoltà per consentirle di rilanciarsi, ma si differenzia da essa perché riguarda società che non sono insolventi. Il management mantiene comunque il controllo dell’azienda.
Carven, che conta un centinaio di dipendenti, è stato acquistato nel 2016, tramite la holding Beranger, dal gruppo Bluebell di Hong Kong, che posseide i due terzi del gruppo transalpino.
Fondato subito dopo la liberazione della Francia da Marie-Louise Carven (deceduta a 105 anni nel 2015), all’inizio degli anni ’10 del 20o0 il marchio aveva trovato nuovo slancio grazie all’impulso datogli dallo stilista Guillaume Henry.
Nominato direttore artistico nel 2009, Guillaume Henry aveva aiutato a reindirizzare Carven, tradizionalmente posizionato nel mondo dell’Alta Moda, verso il prêt-à-porter.
Dopo la partenza di Henry nel 2014, il marchio ha cambiato molte volte il direttore artistico. L’ultimo stilista assunto in ordine di tempo, lo svizzero Serge Ruffieux, aveva presentato la sua prima collezione per Carven lo scorso settembre. Intorno alla sua proposta, la casa di moda francese aveva dato il via a un piano di sviluppo. La procedura di salvaguardia le consentirà di attuarlo?
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