Pubblicato il
20 ott 2010
20 ott 2010
Carven aprirà a Parigi la sua prima boutique dedicata alla Donna
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20 ott 2010
20 ott 2010
20 ott 2010 – La donna Carven è in forma smagliante! Un anno e mezzo dopo il suo rilancio, sarà inaugurata ad inizio 2011 la primissima boutique a lei dedicata in Francia, in rue Saint Sulpice a Parigi. Un rinnovamento dovuto al direttore artistico del brand, Guillaume Henry.
![]() Carven collezione primavera-estate 2011 |
Cinquanta metri quadrati al 36 di rue Saint Sulpice (nel VI arrondissement), questo è quanto divulgato per ora da Henri Sebaoun, PDG di Carven. Il marchio infatti aprirà all'inizio del 2011 la sua prima boutique dedicata alla donna. "Non ce n'erano mai state a Parigi, commenta Henri Sebaoun. E' la prima volta!". Bisogna dire che la Donna Carven ha avuto un notevole sviluppo a seguito del suo rinnovamento gamma di tre stagioni fa. "Abbiamo ad oggi 300 clienti nel mondo e la Francia rappresenta il 30% del nostro fatturato", prosegue il dirigente.
In tutto il mondo, la griffe punta su una distribuzione selettiva attraverso dei punti vendita di qualità. A Parigi, ecco allora Colette, Montaigne Market e Maria Luisa. All'estero, Carven si avvale di un'immagine nota e positiva in Regno Unito, in Italia (40 punti vendita), nel Benelux, in Spagna e in Giappone. Negli Stati Uniti, dove è presente da quest'autunno, il marchio si può trovare da Opening Ceremony e si prepara a fare il suo ingresso in pompa magna nell'intera rete di negozi Barneys e sul loro website di e-commerce. "Siamo in forte crescita, ma ci prendiamo il tempo necessario per fare tutto per bene", sottolinea Henri Sebaoun.
Un successo evidentemente dovuto al talento del direttore artistico di Carven, Guillaume Henry, unito alla politica di prezzi accessibili praticati dal marchio creativo (fra i 200 e i 500 euro). Lo stilista ha saputo infondere un'energia ed un'immagine che hanno rinnovato i codici del marchio. "Sono rimasto fedele al DNA del profumo della maison: fresco, seducente e parigino", dice Guillaume Henry. Trasposto nella collezione, questo genera delle proporzioni timide, di volta in volta corte o troppo strette, che nascondono il corpo o lo svelano in modo pudico. La struttura è un altro punto forte: la struttura delle spalle è piccola, la vita alta. Mentre i materiali giocano coi contrasti (fluido e voluminoso o opaco e brillante).
Per la primavera-estate 2011, la collezione si è ispirata ad una giovane donna che ama perdersi nelle letture e viaggiare, non solo col pensiero. Jules Verne, i Peplum, i Western si ritrovano all'interno di stampati con immagini di colonne antiche e di eruzioni vulcaniche, in colli in stile cowboy (definiti 'polo tie') siglati con la 'C' di Carven; con una tavolozza di tinte scolorite dal tempo e dei materiali come bruciati dal sole (poliestere giapponese, shantung di seta e poliestere, pelle, crespo di lana). Esploratrice la donna Carven? Senza alcun dubbio. Per completare il suo vasto assortimento, Guillaume Henry ha immaginato e realizzato per lei anche degli zaini, delle borse di tela e delle calzature.
Di Céline Vautard (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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