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Ansa
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Pubblicato il
21 nov 2008
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Carla Bruni contro Michelle Obama: match di stile
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Ansa
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21 nov 2008
21 nov 2008
PARIGI, 20 NOV - Ora la premiere dame di Francia Carla Bruni-Sarkozy non sarà più la sola a dettare legge in tema di stile fra le first lady e dovrà confrontarsi con la nuova arrivata alla Casa Bianca, Michelle Obama, anche lei giovane, bella e alla moda.
Carla Bruni - Foto : AFP |
E' il divertente "match" delle mogli dei presidenti proposto dal settimanale francese Le Nouvel Observateur. Il prossimo grande appuntamento fra le due - dice il giornale - sarà il 20 gennaio 2009, il giorno dell'investitura di Barack Obama alla presidenza americana.
E poi, continua ironico, "ci aspettano quattro anni" di gara di eleganza e confronti tra abiti, borsette, scarpe, make-up. Il modello cui tutte le first lady fanno riferimento - secondo la rivista - è Jackie Kennedy e in questo senso Carla vince contro Michelle: "non si può nulla contro una modella".
Per la scelta degli abiti le due sono ex-aequo: ciascuna ha scelto di portare prevalentemente il "made in" del proprio Paese. Mentre la moglie di Obama predilige firme meno note come Maria Pinto, stilista di Chicago, Thakoon Panichgul o Narciso Rodriguez, la Bruni opta per le grandi maison francesi come Dior e Hermes.
Lo stile di Michelle è colorato, semplice, casual-chic, con abiti svolazzanti, mentre quello di Carla è 'bon ton', un'eleganza più classica e contenuta, di tailleur dai toni scuri come il grigio, il blu o il viola. Scarpe basse per entrambe: una per allinearsi con la statura del marito - con Nicolas Sarkozy che non è alto - l'altra perché è già un metro e 82 centimetri, "ha un fisico da giocatrice di basket, e non ha bisogno di aggiungersi altri centimetri".
Per quanto riguarda il portamento: Carla è un po' troppo posata, scrive il Nouvel observateur che dà per preferita anche stavolta la Obama: "é più dinamica, tutto il lei dice: 'Si', si può'". E per quanto riguarda il marito? Non c'é dubbio, anche qui Michelle è in vantaggio, per Le Nouvel Observateur, setytimanale della sinistra, che assegna il 'primo match' a Michelle Obama.
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