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8 feb 2017
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Capasa: sistema moda oltre le attese, fatturato 2016 a 84 mld

Pubblicato il
8 feb 2017

L'industria della moda ha fatto meglio delle attese nel 2016. Rispetto a una stima di 83,6 miliardi, il fatturato dello scorso anno dovrebbe toccare gli 84,051 miliardi di euro (dato ancora provvisorio) con una crescita sul 2015 dell'1,9% e non dell'1,4% come da previsioni. A riferirlo, in occasione della conferenza stampa di presentazione della settimana moda donna a Milano, è Carlo Capasa che ha fornito anche una anticipazione sul primo semestre 2017, dove la crescita dovrebbe attestarsi intorno allo 0,8%.

Carlo Capasa , Presidente CNMI -


Dopo un primo trimestre negativo, il sistema moda ha ripreso la sua corsa nel secondo e terzo quarter quando, sul mercato interno, si è registrato un rimbalzo del 9,2%. Al contrario i settori collegati come occhialeria, bigiotteria, cosmesi e gioielleria hanno rallentato nel terzo trimestre (+3,5%), dopo un primo e secondo trimestre di forte crescita (+7% e +10,5%).

Nella moda i mercati UE (+1,5%) hanno sostenuto la leggera crescita del fatturato all’export nei primi 9 mesi più di quelli extra-UE (+0,9%);  sono invece complessivamente negativi i dati di export per i settori collegati (-1,7%). In particolare, il Regno Unito ha registrato un rallentamento (+2,7%) dopo l’esito del referendum su Brexit (nel periodo precedente al referendum era cresciuto di oltre il 4%). I mercati europei più dinamici sono Spagna (+4,9%), Romania (+3.6%, segnale di una ripresa delle lavorazioni effettuate in quel Paese da imprese italiane) e Germania (+2,4%).

Tornano positive le esportazioni verso i Paesi extra UE che erano negative nel primo semestre, in particolare verso il Giappone (+8,2%), ma solo grazie al forte apprezzamento dello yen. Qualche timido segnale di ripresa viene dalla Russia (+3%); i mercati della Cina (-3,6%) e degli USA (-4,2%) sono invece ancora negativi. Nei settori collegati è proseguita la caduta dell’export verso gli Emirati e i Paesi asiatici.

Le importazioni sono in calo (-0,3%) e registrano un fenomeno che non si vedeva da tempo: contrazione dell’import dai Paesi asiatici (Cina soprattutto, -9,7%) e crescita dai Paesi UE.

Il panorama dei consumi sui principali mercati della moda italiana, misurati dalle vendite nei negozi è stata, nei primi 10 mesi del 2016, stagnante: la dinamica delle vendite in Italia, Germania, Francia e USA è in un ristretto range intorno allo zero, dal -0,3% al +0,3%; eccezioni sono la Spagna in ripresa, il Regno Unito e il Giappone in netto calo. In Cina, infine la crescita delle vendite resta vicina al +7%.

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