Ansa
11 dic 2015
Cangiari , la rivincita delle tessitrici calabresi, in pedana a Roma
Ansa
11 dic 2015
Del telaio di Penelope è rimasta la leggenda arrivata ai posteri con l'Odissea. Ma non per le donne calabresi, che sono riuscite a tramandare l'arte della tessitura a mano, fino ai nostri giorni trasformando i loro preziosi tessuti in moda etica. Ad aiutare le artigiane della Calabria a preservare questa antica arte e a commercializzarla ci ha pensato Cangiari (in calabrese 'cambiare') brand di moda etica di fascia alta fondato nel 2009 dal Gruppo Cooperativo Goel, comunità d'imprese e cooperative sociali che operano per il cambiamento e il riscatto della Calabria. Cangiari sfila a Roma, in Via Nazionale, con la nuova collezione etica di abiti femminili e cappotti Caulonia, realizzati con trame spesse tessute a telaio.

La moda etica di Cangiari è nata ad opera del Gruppo Goel, impegnato a produrre un cambiamento nel territorio attraverso l'integrazione sociale e lavorativa delle persone senza lavoro. Il Gruppo "si oppone attivamente alla 'ndrangheta - si legge sul sito di Goel - non solo denunciandone la presenza e l'operato, ma dimostrando che l'etica non è una scelta di retroguardia per 'animi nobili' e può rappresentare una risposta efficace e di qualità".
Cangiari porta in passerella a Roma le sue creazioni più rappresentative e il proprio stile in collaborazione con ActionAid, organizzazione internazionale impegnata contro fame, povertà ed esclusione sociale. La serata, organizzata da Antonio Falanga e presentata da Cinzia Malvini, vede infatti come ospiti d'onore Marina Spadafora, vincitrice del premio Onu Women Together Award 2015 per l'impegno nella moda etica e sostenibile, e Andrew Morgan, autore di The True Cost, docu-film sui fatti del Rana Plaza dell'aprile 2013, uno dei più gravi disastri nella storia dell'industria tessile. Una racconto ruvido che s'interroga sui costi umani, sociali e ambientali che possono celarsi dietro un abito. Una coraggiosa denuncia sulla catena di sfruttamento. In particolare di donne e bambini, costretti a lavorare in condizioni di profondo disagio ed emarginazione per compensi che offendono la dignità umana.
La nuova collezione Cangiari per la primavera-estate punta al al cuore dell'identità stilistica del marchio: l'originale tessuto prodotto dai telai a mano calabresi secondo l'antica tradizione di origine greca e bizantina. Tutta la collezione è stata costruita attorno al tessuto a mano e alle sue esclusive declinazioni. I tessuti Cangiari sono interamente biologici, sgorgano dagli algoritmi magici tramandati dal canto delle nenie delle 'maistre' e si fondono con tendenze e stili contemporanei. Emozioni antiche anche nei colori: bianco, ecru, blu, nero, rosso scuro.
"Quando penso al marchio Cangiari - rivela Mariapaola Pedetta, alla guida della comunità creativa del brand - penso non solo al suo valore etico- sociale, ma anche alla figura della tessitrice. Per disegnare la collezione ho chiesto alle tessitrici di aiutarmi ad interpretare gli antichi disegni della tradizione in chiave moderna. Abbiamo intrecciato filati di spessore diverso mescolando i colori per ottenere toni puri. Abbiamotramato, ricamato e arrotolato i fili e ne è venuto fuori un tessuto contemporaneo, prezioso. Per lo stile mi sono ispirata a Sonia Delaunay, artista futurista e ai suoi colori".
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