17 gen 2013
Camper entra in Brasile. Piani per 30 negozi in Nord America e 40 in Cina in 3 anni
17 gen 2013
Si annuncia ricco di iniziative questo primo scorcio del 2013 per il brand spagnolo di calzature fondato da Llorenç Fluxà Rosselló nel 1975, fra realizzazioni di capsule collection (ben due), avviati piani di aperture di negozi in America e stabilità sui mercati europei, seppur così difficili da affrontare in questo momento storico. E' quanto ha raccontato a FashionMag.com il Sales & Distributors Director di Camper Mariano Alonso De La Hera nello stand dell'azienda iberica disegnato dal francese François Dumas, all'interno del padiglione 'I Play' dell'ultimo Pitti Uomo di Firenze.

“Il fatturato del 2012 è cresciuto del 2%”, afferma Alonso De La Hera, “con un'Europa che è stata stabile in tutti i canali. La vera crescita l'hanno portata l'America e le nazioni del BRIC (Cina in particolare) e l'Asia in generale. Il prossimo obiettivo sarà l'India, in cui abbiamo intenzione di penetrare senza fretta, ma progressivamente, dal 2014. Intanto, nei prossimi tre anni c'è in progetto l'apertura di 20 negozi negli USA e di altri 5-10 indirizzi in Canada, mentre sul Vecchio Continente puntiamo più che altro a curare i clienti storici e a consolidare i negozi esistenti. Abbiamo infatti mantenuto le posizioni nelle città europee più importanti (Londra, Parigi, Milano, Barcellona, Madrid)”.
Per Camper, il cui fatturato è ottenuto per il 25% in Spagna e per il 75% nel resto del mondo, l'Italia rappresenta ancora il 2° mercato retail in Europa, dietro la Spagna e davanti a Francia e Nord Europa.

“Prima che sopraggiungesse la crisi”, prosegue Alonso, “siamo stati bravi a diversificarci nella distribuzione, entrando in altre nazioni: negli anni '90 soprattutto in Giappone, poi in Cina, dove nel corso del prossimo triennio puntiamo ad inaugurare una quarantina di nuovi punti vendita, da affiancare ai 5 negozi che già controlliamo a Pechino e Shanghai. Ora però, è la Corea del Sud che stiamo cominciando a curare con particolare attenzione, perché sta sempre più diventando un mercato fashion importante di quell'area”. Ma Camper è molto attento a tutto il mercato americano: dopo aver aperto 2 negozi in Canada, guarda agli Stati Uniti, dove è partito con New York e Los Angeles; è già in Messico, “mentre a marzo si entra in Brasile, con il nostro primo store nel Paese, a San Paolo, ma prima ancora, nel periodo tra febbraio e marzo, apriremo a Santa Monica e a Seattle”, ci racconta Mariano Alonso.
Sono ormai oltre 2.000 i clienti e più di 2.800 i punti vendita in cui Camper è distribuito worldwide. Di questi, 150 sono i negozi monomarca gestiti direttamente in 45 Paesi (comprendendo anche il Brasile) e circa 250 gli store gestiti dai partner del brand iberico in Asia, Russia, Messico e Turchia, shop-in-shop inclusi; negozi solitamente della superficie media di 50 metri quadri.

Questo piano di aperture segue la celebrazione a Parigi, a settembre 2012, dei 20 anni dall'apertura del primo Camper store fuori dalla Spagna, e le inaugurazioni di fine novembre a Zurigo (1° monobrand elvetico) e sulla 5th Avenue di New York, oltre a quelle di dicembre a San Pietroburgo e di questo gennaio a Istanbul.
“A proposito dei nostri negozi, c'è un'altra iniziativa di cui la presidenza e noi del management andiamo molto orgogliosi: Miguel Fluxà (il CEO, figlio del fondatore, ndr.) ha stabilito un network internazionale di creatività legata al design interno dei nostri store fatta di industrial designer e architetti, sia famosi che emergenti. Il progetto è in corso da molto tempo e prevede che i punti vendita Camper non propongano un format retail standard in tutto il mondo che rende prevedibile l'esperienza d'acquisto. Ogni designer assunto da Camper realizza 5-6 store con uno o più concept stilistici, poi i 5 successivi sono disegnati da un altro architetto, e così via. Ne derivano negozi dai concept sempre diversi (ma sempre nello stile Camper) anche nella stessa città. Lo store di Istanbul, per esempio, l'ha disegnato Martí Guixé, quello di San Pietroburgo Tomàs Alonso, Tokyo l'ha ideato Jaime Hayon, oppure l'italiana Benedetta Tagliabue, che vive e lavora a Barcellona, ha disegnato gli store di Siviglia, Barcellona Paseo de Gracia e Washington”, puntualizza Alonso.

Fra le novità creative più immediate sul prodotto, Camper ha presentato a Firenze ben due capsule collection. “Nel 2011 ci lanciammo nella 'Volvo Ocean Race', ora vogliamo continuare con la competizione velistica più prestigiosa: la 'America's Cup'”. Il brand spagnolo ha infatti disegnato due linee di scarpe da vela: 'Challenger', la calzatura tecnica ufficiale da performance del Team Emirates New Zealand e 'Match', innovativo prodotto sia tecnico che casual e che sarà disponibile nei monomarca Camper dal 15 maggio in una limited edition di 2.500 paia numerate.
Inoltre, ecco arrivare la collezione 'Together with Kvadrat' volta a celebrare il modello di calzatura 'Pelotas', bestseller del brand dal 1995. Camper ha reinterpretato tre modelli di 'Pelotas' disegnandoli con un intervento più di design e di ricerca insieme all'azienda danese Kvadrat, nata nel 1968. La società scandinava è conosciuta nel mondo per la stoffa premium “Halllingdal 65”, tessuto di lana diventato iconico, usato in un'ampia varietà di ambiti, come l'architettura, le case private, gli aeroporti e i treni, ed è proprio con questa materia prima di alta qualità che sono state confezionate le tre calzature.
Gianluca Bolelli
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