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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
14 mag 2018
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Burberry compra CF&P, azienda produttrice di articoli in pelle di Scandicci

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
14 mag 2018

Burberry ha annunciato in un comunicato odierno di aver effettuato un “investimento strategico” nella pelletteria. In effetti, l'azienda inglese sta continuando a passare dall'essere focalizzata principalmente sull'abbigliamento al gestire anche un grande business negli accessori (che è sempre più in crescita).

Burberry


La firma britannica del lusso ha comunincato di avere stipulato un accordo per acquisire la società che progetta, sviluppa e produce borse e accessori in pelle di lusso per l’industria della moda e dell’alta moda, sua partner di lunga data. Si tratta della CF&P, di Scandicci (FI).
 
I dipendenti della CF&P, “compreso il team di esperti artigiani che hanno lavorato a stretto contatto con Burberry per più di un decennio, saranno trasferiti alla società al completamento della transazione, previsto entro la fine dell'anno”. I termini dell'accordo non sono stati divulgati.

La gestione dell’azienda toscana rimarrà collocata nell’attuale sede, mentre alcune parti di CF&P non incluse nella transazione continueranno ad operare come entità separate sotto il nome CF&P, ma in luogo diverso.
 
Il CEO di Burberry, Marco Gobbetti, che è chiaramente determinato a guidare il cambiamento dell’azienda che dirige, ha detto: “Questa acquisizione rappresenta un traguardo di primo piano per noi e un’affermazione delle nostre ambizioni in questa categoria strategicamente importante. Nascerà così un centro di eccellenza per la pelletteria Burberry, che coprirà tutte le attività, dalla prototipazione, all’innovazione di prodotto, all’ingegneria, al coordinamento della produzione. Questo ci darà un maggiore controllo sulla qualità, sui costi, sulle consegne e sulla sostenibilità dei nostri articoli in pelle”.

Collezione primavera-estate 2018 - Burberry


Sempre più marchi di lusso hanno orientato le loro strategie nell’assumere il controllo dei loro principali fornitori negli ultimi anni, con Chanel ad avere forse il più alto profilo tra queste. Nel frattempo altri (come Hermès) hanno prosperato a lungo basandosi su un modello di business che li vede possedere le aziende responsabili della fornitura dei materiali di lusso che usano, e andare ad assumere direttamente gli artigiani che si trovano alla base del confezionamento dei loro prodotti.
 
In questo senso, la mossa dell’azienda britannica non sorprende affatto, sebbene il controllo diretto di ogni singolo aspetto del business non sia l'obiettivo finale di Burberry. Infatti, l’operazione si perfeziona dopo che il marchio inglese ha affidato le sue attività nei prodotti di bellezza al colosso globale Coty, in quanto ha riconosciuto che lo specialista americano di profumi, prodotti per la pelle e cosmetici è meglio posizionato per massimizzare le opportunità e le entrate sul mercato della bellezza rispetto a Burberry stesso.

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