Brooks Brothers guarda sempre più verso Europa e Asia
Con i festeggiamenti per il suo 200° compleanno, il 2018 si annuncia intenso per Brooks Brothers. Oltre alla sfilata-evento (la prima del genere per il brand) programmata per il 10 gennaio a Firenze, nell’ambito del Pitti Uomo, lo storico marchio statunitense ha pianificato altri due momenti salienti per festeggiare il proprio bicentenario: uno a New York il 7 aprile, l’altro a Tokyo in autunno.

Infatti il Giappone è il secondo mercato più importante dopo gli Stati Uniti per Brooks Brothers, che è presente in questo Paese da 40 anni attraverso una società comune, di cui ha la maggioranza, con Daidoh.
In questo nuovo anno fiscale che va dal 1° agosto 2017 al 31 luglio 2018, l’azienda annuncia una crescita su tutti i mercati. “Nel corso dell’esercizio precedente abbiamo ottenuto un fatturato di circa 1 miliardo di euro, con l’estero che ci ha permesso di compensare una leggera contrazione sul nostro mercato domestico”, indica a FashionNetwork.com il CEO della regione EMEA, Luca Gastaldi.
“L’azienda ha vissuto tre anni molto impegnativi sul mercato americano, dove realizziamo il 65% delle nostre vendite complessive. Siamo uno dei pochi dettaglianti americani a non aver chiuso nessun negozio in questo Paese! La gran parte del nostro sviluppo è realizzata all’estero”, prosegue.
Conosciuto per le camicie dal famoso collo “button-down”, il marchio, per il quale l’abbigliamento maschile rappresenta l’80% delle vendite totali, è diffuso in 700 punti vendita nel mondo, 300 dei quali in Europa, continente in cui ha raddoppiato il fatturato negli ultimi 5 anni.
In alcuni mercati, come i Paesi arabi, la Russia o la Turchia, fra gli altri, Brooks Brothers si è sviluppato tramite delle partnership con distributori locali. In Europa può inoltre contare su 150 rivenditori, soprattutto insegne di grandi magazzini, come El Corte Inglés in Spagna, dove ha collocato dei corner.

“In Europa, nei mercati più maturi, consolideremo la nostra posizione quest’anno con aperture più puntuali. In compenso, abbiamo un piano di aperture più aggressivo in Cina e nella Greater China, dove siamo ancora piccoli”, precisa il manager.
Questa espansione passa attraverso una nuova strategia commerciale, con un format più piccolo rispetto alla superficie media di oltre 500 metri quadri dei negozi in proprio americani, ma anche per dei nuovi servizi. Come sottolinea Luca Gastaldi, “vogliamo rivedere l’esperienza cliente in negozio attraverso la formazione dei nostri venditori, che devono cambiare ruolo. Lanceremo anche un progetto omnicanale negli USA, che sarà esteso al resto del mondo entro due anni”.
Attualmente l'e-commerce rappresenta il 15% delle vendite negli Stati Uniti, ma è poco sviluppato all’estero. Il marchio, fondato nel 1818 e comprato nel 2001 dall’allora proprietario Marks & Spencer da parte dell’italiano Claudio Del Vecchio, vuole anche rafforzare la sua presenza sui social network.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.