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Pubblicato il
6 set 2015
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Brandsdistribution.com ottiene la distribuzione in esclusiva di Guru

Pubblicato il
6 set 2015

Brandsdistribution.com, portale leader mondiale nella distribuzione online B2B di abbigliamento e accessori firmati, è stato scelto da Topstore, licenziatario del brand Guru, per la distribuzione online esclusiva del marchio italiano di abbigliamento.


"Grazie ad un servizio logistico distributivo unico al mondo e alle soluzioni custom di Brandsdistribution, diventa possibile per i brand italiani e non solo internazionalizzare il proprio marchio e raggiungere oltre 170 mercati e più di 90.000 rivenditori nel mondo con un semplice click", ricorda il comunicato ufficiale della collaborazione.
 
“Siamo molto soddisfatti di questa nuova partnership – commenta Angelo Muratore, presidente di Brandsdistribution.com – L’accordo per la distribuzione di Guru non solo si inserisce bene nella nostra strategia di ampliamento dell’offerta ma soprattutto rispecchia l’obiettivo principale della nostra azienda: esportare le eccellenze italiane all’estero. Guru è un brand con un grosso potenziale che fin dalla sua nascita alla fine degli anni ’90 ha riscosso grande successo. Poter contribuire alla sua crescita rappresenta un ulteriore attestato di stima per Brandsdistribution.com che vede riconosciuta la qualità del proprio lavoro”.

Brandsdistribution.com è società leader mondiale nella distribuzione online B2B per l'abbigliamento e gli accessori firmati. Nata nel 2008 come servizio per outlet, piccoli negozi, siti Web e power seller eBay, il Gruppo Brandsdistribution.com ha chiuso il 2014 con un fatturato pari a 20 milioni di euro.

Presente in 170 mercati, con 90 mila rivenditori iscritti, annovera tra i suoi marchi le migliori firme italiane e internazionali che rivende a prezzi scontati. L’azienda ha creato due brand, Ana Lublin e Made In Italia, che oggi esporta in oltre 60 Paesi, ed è partner unico per la distribuzione online degli occhiali da sole Columbia, possiede la licenza esclusiva del marchio di occhiali da sole e orologi No Limits, e di Rochas, Fontana 2.0, Viamaestra e Sparco.

Il portale Brandsdistribution.com è di proprietà di IDT SpA, società leader mondiale nella distribuzione online B2B per l'abbigliamento e gli accessori firmati. Carlo Tafuri è il fondatore e COO della società; Angelo Muratore è il presidente, Ida Tafuri è l’amministratore delegato.


Guru è il marchio di abbigliamento giovanile creato da Matteo Cambi a Parma, che sta tentando da tempo di rilanciarsi dopo il fallimento del 2008. Cambi, si legge su Wikipedia, iniziò nel 1999 a disegnare il marchio della margherita. Nel giro di poco tempo il logo diventò un fashion brand famoso portando alla vendita di 200.000 magliette nel solo 2001; nel 2002 l'azienda chiude l'anno con un fatturato di oltre 10 milioni di euro e la distribuzione di oltre 3 milioni di capi, diventando famoso anche nel mondo. Nel 2003 la Guru crea il marchio Guru Gang per bambini e ragazzi dai 4 ai 16 anni, continuando ad espandersi l'anno successivo con il Guru Baby Gang, per bambini fino ai 3 anni.

Nel 2004, Guru si struttura "ad holding" dotandosi di un team di manager (il Direttore Generale è Patrick Nebiolo) che la porta a 100 milioni di euro di fatturato in tre anni (risultato 2006). Nel 2005 la Guru diventa sponsor della Renault Corse ed acquista il marchio olandese Blue Blood. Nebiolo esce dalla società a fine 2006. Nel 2007 il fatturato è di circa 70 milioni di euro.

Nel luglio 2008, continua Wikipedia, viene chiesto il fallimento di Jam Session S.r.l., titolare del marchio (affittato nel frattempo all'indiana Bombay Rayon Fashions Ltd): la società ha più di 100 milioni di euro di debiti e non ha capitali sufficienti per coprirli. L'11 luglio 2008 insieme alla madre (Simona Vecchi) e al compagno di questa (Gianluca Maruccio De Marco), considerati amministratori di fatto della società, Matteo Cambi (amministratore unico) è arrestato per bancarotta fraudolenta nell'ambito del fallimento della Jam Session (al 40% di Cambi e al 60% di Vecchi e Maruccio), decretato il 10 luglio 2008 dal tribunale di Parma. All'epoca, durante l'interrogatorio di garanzia, Matteo Cambi si è avvalso della facoltà di non rispondere spiegando di essere provato perché in crisi d'astinenza da cocaina.

Ad aprile dello scorso anno, Guru ha anche chiesto la procedura di concordato preventivo al Tribunale di Parma per la presenza ancora una volta di 78 milioni di euro circa di debiti. La richiesta di procedura concorsuale si era resa necessaria in quanto nei due anni precedenti la BRFL Italia S.r.l. non ha potuto contare sulla prevista ricapitalizzazione da parte della proprietaria indiana, che è anch'essa andata in una certa difficoltà nel proprio Paese, dovendo procedere ad un importante piano di ristrutturazione del debito che non gli ha permesso di far fronte agli investimenti necessari per la società italiana.

Al momento dell'acquisto di Guru, l'idea della BRFL era quella di rilanciare il marchio e contemporaneamente di realizzare economie di scala, facendo lavorare insieme l’ex Jam Session con altre attività del gruppo in India, ma per il momento non sono ancora arrivati i risultati sperati, secondo la società (sostiene il sito "ParmaQuotidiano.info") a causa anche della cattiva pubblicità generatasi attorno al marchio Guru dovuta alle vicende giudiziarie di Matteo Cambi e famiglia.

Ma BRFL non intende arrendersi e anzi continua i suoi sforzi, come testimonia il perfezionamento di questo accordo con il portale Brandsdistribution.com.

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