3 gen 2013
Braccialini : investimenti e riorganizzazione
3 gen 2013
Si è svolta a fine dicembre presso la sede fiorentina di Confindustria la verifica finale tra l’azienda Braccialini e le parti sindacali relativa alla gestione della vertenza per gli esuberi annunciati dall’azienda a fine ottobre.

L’intesa prevede ampio spazio agli ammortizzatori sociali più garantisti, quali il contratto di solidarietà difensiva che l’azienda adotterà per i prossimi 12/24 mesi al fine di offrire ai propri dipendenti vasto margine di tutela sia dal punto di vista economico che contributivo. In aggiunta a ciò, al termine del percorso della solidarietà, ci sarà la mobilità per meno della metà dei lavoratori inizialmente dichiarati. Buona parte degli esuberi deriva dalla graduale esternalizzazione di taluni servizi, in particolare la logistica (spedizione), che sarà affidata ad un operatore specializzato. Scelta strategica ormai comune alle più importanti aziende del distretto moda.
Il percorso, frutto di un confronto tra l’azienda e le associazioni di categoria rappresentative dei lavoratori, consentirà di conciliare al meglio le esigenze sociali e quelle di sviluppo economico della Società che progetta investimenti per rafforzare la propria rete distributiva. Braccialini, trasferitasi sul territorio di Scandicci meno di 3 anni fa, sta accorpando quartier generale e nuova area logistica di progettazione e customer care attualmente in costruzione dietro la sede centrale di Casellina, al fine di ottimizzare e snellire i processi a vantaggio del servizio al cliente.
“Si apre una nuova fase di sviluppo per l’azienda dopo il fallimento del gruppo Burani del 2009 (di cui faceva parte Braccialini) che ha creato un’onda lunga i cui effetti si sono ripercossi fino ad oggi“ spiega Riccardo Braccialini, AD dell'azienda. Nel 2011 la famiglia Braccialini ha rilevato le quote dal gruppo Burani, con l’aiuto di nuovi soci finanziari, fra i quali SICI (Sviluppo Imprese Centro Italia), il fondo milanese HAT e NEM la SGR del gruppo Popolare di Vicenza. “Grazie all’uscita dall’art EX art 67 che limitava l’accesso al credito dell’azienda e ad un nuovo piano di crescita pluriennale, la Braccialini potrà guardare con ottimismo al futuro”, conclude Riccardo Braccialini.
Braccialini è oggi presente in oltre 50 paesi nel mondo con quasi 60 monobrand ed oltre mille concessionari. Gherardini e Francesco Biasia (l’ultima acquisizione aziendale effettuata nel 2011) garantiscono una copertura ancor più globale, cui si aggiunge anche la licenza Vivienne Westwood. Il gruppo Braccialini, che ha chiuso il 2012 con lo stesso fatturato del 2011, poco sotto gli 80 milioni di euro, può contare su una rete di oltre 70 monomarca in 65 paesi.
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