20 giu 2015
Bottega Veneta sostiene ancora l'architettura classica giapponese
20 giu 2015
Bottega Veneta realizza una nuova fase dell’iniziativa dedicata a sostenere l’architettura modernista giapponese. Il 18 giugno è stato pubblicato sul sito Web del brand un tributo all’Hotel “Okura Tokyo”, considerato uno fra i più esclusivi esempi fra gli edifici ancora esistenti di questo movimento architettonico. Questa costruzione iconica del 1962 è frutto di una collaborazione creativa tra il visionario proprietario Kishichiro Okura, l’architetto Yoshiro Taniguchi ed esponenti di vari settori del più raffinato artigianato giapponese; è tuttavia in pericolo a causa di un progetto di ricostruzione che dovrebbe iniziare nei prossimi mesi.

Tomas Maier, Direttore Creativo di Bottega Veneta da sempre appassionato di architettura, ha invitato i maggiori architetti, designer e artisti a unirsi a lui in questo tributo. L’architetto Toshiko Mori, il designer Marc Newson e l’artista Hiroshi Sugimoto sono alcuni dei sostenitori che hanno offerto le loro testimonianze personali per rendere omaggio a questo gioiello modernista.
Un programma digitale internazionale, che comprende le reti di Bottega Veneta sui social media, offrirà la possibilità di partecipare a un tributo collettivo, condividendo la propria ammirazione per l’Hotel “Okura Tokyo”. La campagna, già avviata su Instragram, per invitare i visitatori dell’albergo a condividere le proprie esperienze con l’hashtag #MyMomentatOkura, sarà prolungata. Alcune fotografie, selezionate tra quelle pubblicate, saranno poi trasformate in illustrazioni in onore dell’Hotel “Okura Tokyo” per condividerne ulteriormente il ricordo.
Bottega Veneta ha lanciato nel novembre 2014 la prima fase di questa iniziativa collaborando con “Casa BRUTUS”, la più prestigiosa rivista lifestyle del Giappone, a un numero speciale dedicato a questo movimento architettonico; ha anche sponsorizzato un simposio presso il Museo dell’Arte Contemporanea del XXI secolo di Kanazawa, dove un gruppo di importanti architetti ha discusso degli edifici in pericolo.
Il più recente capitolo della storia di Bottega Veneta, marchio nato a Vicenza nel 1966, è iniziato nel febbraio 2001, quando l’azienda è stata acquistata dal gruppo Kering. Il Direttore Creativo Tomas Maier è approdato in azienda nel giugno dello stesso anno e ha presentato la sua prima collezione nella primavera/estate 2002, ricevendo un immediato consenso. Negli anni successivi Bottega Veneta ha integrato le proprie collezioni con il profumo, la gioielleria, l’orologio, i mobili e gli accessori per la casa, continuando ad offrire una gamma esclusiva e ricercata di abbigliamento, borse, scarpe, piccola pelletteria, eyewear, valigeria e oggetti regalo. Nell’estate del 2006, riconoscendo l’importanza del lavoro artigianale e la fragilità di questo stile di vita tradizionale, Bottega Veneta ha aperto una scuola per formare e supportare le future generazioni di artigiani pellettieri.
Il secondo marchio di lusso del gruppo Kering per dimensione, e il primo per redditività, ha realizzato un fatturato di 1,131 miliardi di euro nel 2014, +11,3% sull'anno precedente (+12,6% a tassi di cambio costanti).
Dal punto di vista geografico, l’Europa vale il 29% per Bottega Veneta, dove le vendite sono cresciute del 10%, il Nordamerica vale il 13% con un incremento delle vendite del 9%, mentre il Giappone rappresenta il 14% del giro d'affari della griffe, con vendite cresciute del 17%.
L'utile dell'operatività corrente (Ebit) del 2014 è stato di 357 milioni di euro, +8% rispetto sul 2013, con un margine al 31,6%. Il margine operativo lordo (Ebitda) nel frattempo è arrivato a a 389 milioni di euro (+9,6%).
Questi risultati sono stati sostenuti principalmente dalle vendite realizzate nel canale retail, che sono aumentate del 10,8% l’anno scorso in comparabile. La rete distributiva diretta, che rappresenta circa l'80% del giro d'affari totale della griffe, è composta da 236 negozi in proprio, contro i 221 di fine 2013.
Nel canale wholesale, la firma veneta ha visto crescere le vendite del 20%. La pelletteria, e in particolare le sue celebri pelli intrecciate, rappresentano sempre la locomotiva di Bottega Veneta, realizzando l'87% del fatturato totale, con una crescita del 14,3%.
Creato nel 1966, il marchio di pelletteria vicentino ha ottenuto un'ascesa folgorante dalla sua acquisizione nel 2001 da parte di Kering e l'arrivo, nello stesso anno, del tedesco Tomas Maier alla direzione artistica.
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