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Pubblicato il
5 set 2014
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Billabong riduce le perdite nell'esercizio 2013-2014

Pubblicato il
5 set 2014

Con una nuova strategia, la creazione di nuovi team, la cessione di diversi asset, come Dakine o i negozi West 49, l’esercizio 2013-2014 di Billabong, chiuso il 30 giugno, si manifesta chiaramente come un momento di transizione.

Il gruppo si sta concentrando su Billabong, Element e Rvca. In quest'ottica, ha chiuso 49 negozi che non rispondevano alle sue esigenze di risultati.


Negli anni precedenti, le équipe dirigenziali della società si erano date il compito di migliorare gli indicatori finanziari per rendere il gruppo attraente sul mercato in prospettiva di una cessione. Nell'ultimo esercizio il nuovo amministratore delegato Neil Fiske, arrivato alla fine dell'anno scorso, ha caldeggiato l'adozione di una strategia a lungo termine.

Anche l'impatto delle scelte fatte non si legge ancora nelle cifre. Il gruppo di marchi per gli sport di scivolamento, che ha deciso di focalizzarsi sull'attività di Billabong, di Element e di Rvca, ha ottenuto un fatturato di 864 milioni di euro (1,218 miliardi di dollari australiani) con un Ebitda negativo a -36 milioni (-52,5 milioni di dollari) e una perdita netta di 166 milioni (234 milioni di dollari). L’anno precedente le sue perdite ammontavano a circa 600 milioni (859 milioni di dollari).

Il gruppo precisa inoltre che escludendo le attività cedute (Dakine e la catena di store West 49), e le spese sostenute per la ristrutturazione aziendale, il suo fatturato cresce dell'1,5% dopo i cambi, a 794 milioni di euro (1.119 milioni di dollari). Perciò, la situazione è rimasta complicata per Billabong.

Prima del cambio valutario, il suo fatturato si contrae del 5%. Il ribasso più ingente riguarda la zona Americhe, con un -10%, a 314 milioni di euro, con forti cali sui mercati canadese e brasiliano. L’Europa accusa un -7,5%, a 139 milioni di euro, mentre la zona Asia-Pacifico, la più importante, ottiene una progressione di oltre l'1%, trainata da un incremento del 4,5% nel secondo semestre, a 341 milioni di euro.

Per quanto riguarda la redditività, la zona Americhe mostra un Ebitda di 16,7 milioni di euro, crollato di un -55% rispetto all'anno scorso, mentre in Asia-Pacifico l’Ebitda cresce del 7,8%, a 24,6 milioni, e in Europa le perdite si riducono, passando da 7,4 a -6 milioni.

In totale, escludendo gli asset ceduti e i vari costi legati alla ristrutturazione, l’Ebitda si contrae di oltre il 30%, a 37,3 milioni di euro.

Il gruppo non si avventura nel comunicare prospettive per l'esercizio 2014-2015, ma il suo CEO sottolinea che gli indicatori delle vendite negli Stati Uniti sono in aumento per la prima volta dopo molti anni.

Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

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