Ansa
20 dic 2012
Bernard Arnault (LVMH ): il Belgio gli dice di no
Ansa
20 dic 2012
Le autorità del Belgio hanno dato un primo parere negativo alla richiesta di Bernard Arnault, l'uomo più ricco di Francia ed il quarto più ricco al mondo, presidente del gruppo del lusso LVMH, di ottenere la cittadinanza belga. Lo rende noto la stampa locale.

L'Ufficio immigrazione (Office des etrangers), nella sua nota, ha ritenuto che il magnate francese non soddisfi i criteri per diventare belga. L'organismo ha consegnato quindi un parere negativo alla Commissione delle naturalizzazioni. Il motivo, secondo la nota, è che Arnault ha indicato come suo domicilio il Belgio da solo un anno, da quando cioé ha acquistato la proprietà a Uccle, zona residenziale di Bruxelles, mentre un candidato alla cittadinanza belga deve provare di essere residente nel paese da almeno tre anni.
Questo parere è solo il primo dei tre necessari alla Commissione per pronunciare la sua decisione definitiva sulla concessione o meno della cittadinanza belga. Gli altri due pareri attesi sono quelli della Sicurezza di Stato. Se i tre pareri sono positivi la cittadinanza viene accordata automaticamente, al contrario se sono tutti negativi viene rifiutata. Se sono divergenti il caso viene valutato dalla Commissione. La stampa belga aveva reso noto ieri che il tribunale di Bruxelles sta indagando da due mesi su alcune società create in Belgio da Arnault. Nei mesi scorsi il proprietario della LVMH aveva chiesto la cittadinanza belga assicurando che non si tratta di una scelta fatta per sfuggire il fisco francese.
L'uomo più ricco di Francia può ancora raggiungere l'obiettivo di ottenere la cittadinanza belga. Questa la precisazione giunta da George Dallemagne, presidente della commissione per le naturalizzazioni del Parlamento di Bruxelles, dopo la notizia del parare negativo espresso dall'ufficio immigrazione. "Quello dell'ufficio immigrazione è un parare amministrativo", ha osservato Dallemagne in relazione al fatto che Arnault da tre anni non risiede nel Paese. "Nel quadro dell'esame della richiesta di cittadinanza noi procederemo anche a valutare i reali interessi della persona in Belgio, in primo luogo quelli economici e professionali"
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