28 mag 2014
Beach Riot pone le basi per un'espansione mondiale
28 mag 2014
Lanciato solamente nel 2012, il marchio Beach Riot nutre già grandi ambizioni di sviluppo. Ambizioni che forse si concretizzeranno grazie alla firma di un accordo di partnership tra la sua fondatrice, Nicole Hanriot, e il gruppo statunitense P.J. Salvage. La griffe di beachwear californiana ha siglato una joint venture con il marchio di biancheria intima e di loungewear diffuso in 1.800 punti vendita nel mondo, indipendente e appartenente dal 1997 a Peter Burke.

Il brand Beach Riot, distribuito a sua volta da parecchie decine di retailer solo negli Stati Uniti, entrerà dunque a far parte del gruppo P.J. Salvage. La fondatrice, che pertanto diventa socia di Peter Burke, resterà in carica come designer, ma da questo momento sarà affiancata da un presidente di fresca nomina: Mark Tinkess, ex Billabong. Questa integrazione gli permetterà di disporre di maggiori risorse e di avvantaggiarsi dell'organizzazione creata da P.J. Salvage, in termini di sourcing, di marketing, ma anche di network internazionali.
P.J. Salvage è presente in Nordamerica, Sudamerica, ma anche in Medio Oriente e in Asia, attraverso degli uffici in Cina, e da poco tempo anche in alcuni Paesi d'Europa. Anche il Vecchio Continente è un obiettivo di Beach Riot e i suoi costumi pensati per ragazze che cercano l'originalità, come dimostra il fatto che il brand sarà presente al salone Mode City di Parigi del prossimo luglio. L'occasione per tanti dettaglianti e grandi magazzini europei, ma non solo, di scoprire il posizionamento di media gamma del marchio, che propone costumi da bagno attorno ai 100 euro di media, sia a uno che a due pezzi.
Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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