17 set 2016
Bata Tennis celebra il 25° anniversario di 10 Corso Como con una capsule by Kris Ruhs
17 set 2016
Bata Tennis celebra il 25° anniversario dell’iconico concept store Italiano 10 Corso Como con una reinterpretazione della classica sneaker in canvas del brand. Il logo di 10 Corso Como, disegnato dall’artista americano Kris Ruhs, è applicato sulla scarpa e sulla mascherina, dando così un divertente effetto optical. Bata Tennis è disponibile da questo mese di settembre solo nell’esclusivo store milanese.

Bata (originariamente Bat'a, grafia ancora usata nei mercati ceco e slovacco) è stata fondata da Tomáš Baťa nel 1894 nel paese di Zlin. Per realizzare il suo obiettivo di “scarpa umanitaria”, Bata sviluppò molte tecniche per la creazione di calzature e fu pioniere del capitalismo responsabile. Città-azienda chiamate “Batavilles”, che includevano immobili per dipendenti, scuole, e altri servizi, furono costruite in tutto il mondo quando la compagnia si espanse. Bata aprì la sua fabbrica Batanagar vicino a Calcutta nel 1934 e per la prima volta realizzò in quello stbilimento la Bata Tennis nel 1936 per i bambini della scuola indiana, in modo che la potessero indossare durante le lezioni di educazione fisica. Negli anni, Bata ha venduto mezzo miliardo di Bata Tennis a persone di ogni estrazione sociale. La gamma Bata Tennis fu rilanciata a livello globale nel 2014. Come riferimento di alcuni tra gli elementi grafici disegnati all’epoca la “Tennisman” è stata riportata alla ribalta come la scarpa-icona.
Il marchio Bata è diventato oggi uno dei maggiori produttori e rivenditori mondiali di calzature. Possiede più di 5.000 negozi nel mondo ed è presente in oltre 70 nazioni con circa 30.000 dipendenti. Recentemente l'azienda, che oggi ha sede a Losanna, in Svizzera, ha nominato un nuovo CEO per definire le prossime strategie di crescita del gruppo, Alexis Nasard (ex Heineken e Procter & Gamble).
Negli ultimi mesi, l'attività in Europa ha segnato un po' il passo per Bata, che prima ha vito la filiale francese essere posta in amministrazione controllata con il passaggio di 47 dei 72 negozi Bata in Francia ad un consorzio costituito da 7 insegne (Go Sport, Etam, La Chaise Longue, Un Jour Ailleurs, Okaïdi, Armand Thiery e Yves Rocher France). Il consorzio di brand prenderà con sé anche 206 dei 355 dipendenti francesi del gruppo ed investirà 8 milioni di euro per rimettere in carreggiata l'insegna di calzature.

Anche nella “sua” Svizzera Bata non se l'è passata meglio, avendo comunicato qualche mese fa che chiuderà progressivamente tutti i suoi 29 negozi transalpini, provvedimento che non interesserà la sede di Losanna, ma che determinerà invece 175 esuberi nella Confederazione. Le cause addotte dalla società? L'impatto sempre maggiore dell'e-commerce, l'arrivo di nuovi dettaglianti su un mercato svizzero delle calzature già saturo e il cambiamento delle abitudini d'acquisto dei consumatori elvetici, che vanno sempre più a comprare le scarpe in Francia, in Italia o in Germania in ragione dell'apprezzamento del valore del franco svizzero.
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