Pubblicato il
8 ago 2012
8 ago 2012
Barbara Franchin: «Tutto ciò che è nuovo e interessante proviene dall’Asia»
Pubblicato il
8 ago 2012
8 ago 2012
Vera e propria anima del concorso per giovani stilisti ITS (International Talent Support), che supervisiona da 11 anni, Barbara Franchin setaccia le scuole di moda e di design di tutto il mondo per far emergere la creatività degli angoli più remoti del pianeta. Al termine dell'11ma edizione dell'ITS, appena conclusasi a Trieste, la Franchin traccia un bilancio del momento e ne analizza le tendenze.
![]() Barbara Franchin, fondatrice e direttrice del concorso ITS |
FashionMag: Qual è la nuova geografia della creatività nella moda?
Barbara Franchin: L’Asia è emersa in modo preponderante quest'anno, con numerosi concorrenti provenienti dalla Cina e dalla Corea che sono venuti ad aggiungersi ai giapponesi presenti quasi dall'inizio del concorso. Tutto ciò che è nuovo e interessante proviene dall'Asia, poi dalla Russia e dai Paesi ex-sovietici. Sono le nazioni più sorprendenti, con stilisti giovanissimi che studiano per la maggior parte nei loro Paesi e non nelle grandi scuole di moda europee. Hanno il senso del sacrificio e sono profondamente impegnati in ciò che fanno. Ci credono. Vogliono arrivare! In Europa, abbiamo notato la presenza di numerosi britannici, tedeschi e danesi.
FM: Quali tendenze spiccano fra le migliaia di portfolio di candidature che avete ricevuto e analizzato per effettuare la selezione finale?
BF: Il tema principale è quello del contrasto, con un'onnipresenza del bianco. Un bianco totale e assoluto, spesso utilizzato in opposizione al nero. Il contrasto è molto utilizzato anche nei materiali, flessibili e rigidi. Nei colori, abbiamo visto soprattutto il verde e il blu, mentre abbiamo notato l'assenza totale di stampati. Poi, in una quantità incredibile di progetti, spiccava la presenza degli uccelli, come metafora di rinascita e simbolo di pace. Il volo sembra l'unica possibilità di staccarsi dalla realtà attuale, che non è molto piacevole. La figura della donna molto forte, con la sua capacità di creazione (nel senso di riproduzione), è anch'esso apparso come un tema importante. Infine, il volto coperto è un elemento costante.
FM: In questa 11ma edizione non figurava in concorso la categoria dedicata alla fotografia. Avete avuto dei problemi a far quadrare il bilancio?
BF: Per mancanza di sponsor, non c'è stata una sezione fotografica. Quest'anno è stato terribile. Ho firmato l'ultimo contratto di sponsorizzazione giusto poco prima del concorso... Stiamo vivendo un incubo. Abbiamo avuto delle grosse difficoltà a causa della crisi a partire dal 2009 e poi non ci siamo mai ripresi. Penso che organizzare questo tipo di evento sarà sempre più difficile. ITS ha un budget di circa 1,3 milioni di euro e necessita di un lavoro di preparazione enorme, con tutta la ricerca, la produzione, la gestione dei contatti, ecc. Eve, la società che organizza questo concorso, impiega 10 persone a tempo pieno e cinque volte di più all'approssimarsi dell'evento. Stiamo tenendo grazie ai nostri partner principali (ndr. :Diesel, YKK, Swarovski), ma anche ai più piccoli, anche se diventa molto difficile convincere gli sponsor. Fino adesso siamo riusciti a mantenere ITS in vita facendo dei grossi sacrifici. Per contro, siamo una struttura totalmente libera, che non è legata ad alcuna istituzione. E la libertà ha un prezzo.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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