1 feb 2010 – Il marchio di prêt-à-porter per donna annuncia una perdita nell'esercizio per il 2009, chiuso con un giro d'affari di 30,2 milioni di euro, pari al 19% in meno rispetto all'esercizio precedente. Imputato principale, il calo degli ordinativi da parte dei multimarca e dei grandi magazzini.

Barbara Bui, sfilata della collezione autunno-inverno 2009/2010

Dopo quattro anni di crescita ininterrotta, il marchio non sembra esser riuscito a evitare la crisi. Ma è soprattutto nell'attività "diffusione" che fa registrare i risultati meno buoni, con un giro d'affari di 18,7 milioni di euro, pari a un calo del 26%. Nel suo comunicato, l'azienda valuta queste cifre “conformi alla tendenza del numero di ordini per l'autunno-inverno 2009 annunciata nell'aprile scorso e ampiamente prevista (-28%)". La motivazione è da ricercare, sempre secondo il comunicato, "nella prudenza del gruppo (Barbara Bui) nelle zone a rischio e nella freddezza e titubanza dei clienti di fronte alla crisi, i quali continuano a penalizzare attività come la nostra".

Al contrario, gli incassi dei negozi in proprio hanno limitato i danni, con un calo solo del 5% dell'attività, arrivando a 11,5 milioni di euro. Alla fine di settembre 2009, secondo la griffe, l'attività è arretrata del 24% su base costante (tranne per il flagship del 62 di Faubourg Saint-Honoré), in rapporto ai primi nove mesi dell'esercizio 2008. In compenso, nell'ultimo trimestre 2009, il fatturato è progredito dell'1% su base costante rispetto all'ultimo trimestre dell'esercizio 2008.

Di Gianluca Bolelli