Gianluca Bolelli
22 giu 2016
Balmain conferma di essere stato acquistato dal fondo del Qatar Mayhoola
Gianluca Bolelli
22 giu 2016
Dopo l'italiana Valentino, tocca alla griffe francese Balmain diventare qatariota. Mayhoola, la società d'investimenti appartenente alla famiglia regnante del Qatar, “ha accettato di acquisire Balmain International SA (la società madre del gruppo Balmain) dai suoi attuali proprietari. La transazione sarà finalizzata nel corso dell'estate 2016”, annuncia la firma parigina in un comunicato.

Nessun dettaglio della transazione è stato reso noto. Secondo le stime effettuate nei giorni scorsi dalla stampa economica, la somma sborsata dalla società del Qatar si collocherebbe fra i 450 e i 480 milioni di euro.
“Siamo estremamente soddisfatti di questo sviluppo”, commenta il patron di Balmain, Emmanuel Diemoz, ricordando che il brand ha visto crescere il proprio fatturato del 50% fra il 2013 e il 2015, per raggiungere i 130 milioni di euro.
"Mentre entriamo in questa nuova fase entusiasmante per l'azienda, siamo sicuri che Mayhoola, con la sua competenza e le sue risorse, giocherà un ruolo importante per far crescere ulteriormente il nostro marchio sulla scena mondiale”, prosegue.
Nonostante fossero parecchi gli investitori in lizza (tra essi figuravano il fondo francese L Capital e gli altri fondi Permira e Li ka-Shing di Hong Kong), gli attuali azionisti di Balmain, tra i quali gli eredi dell'ex titolare, Alain Hivelin, deceduto nel 2014, che possiedono la maggioranza delle azioni del marchio, si sono lasciati convincere da Mayhoola e dagli eccellenti risultati che ha ottenuto con Valentino in pochissimi anni.
Nel 2015, la griffe romana ha registrato un incremento di fatturato del 48%, arrivato a 987 milioni di euro, contro i 370 milioni che realizzava nel 2012 al momento del suo acquisto da parte della società qatariota. Mayhoola ha anche investito nel marchio vicentino di abbigliamento maschile Pal Zileri e nell'etichetta britannica di borse Anya Hindmarch.
Il marchio fondato nel 1945 da Pierre Balmain è stato acquistato nel 1982, a seguito della morte del suo fondatore, da un industriale canadese, Erich Fayer, poi venduto ad Alain Chevalier, un ex dirigente di LVMH.
In difficoltà finanziarie, il brand francese viene riacquistato da Erich Fayer, che lo dirige fino alla sua morte, avvenuta nel 1995, momento in cui l'industriale Alain Hivelin ne acquisisce la direzione. Quest'ultimo riesce a rilanciare il marchio, soprattutto a partire dal 2006 sotto l'egida del direttore artistico Pierre Decarnin. Con l'arrivo alla guida dello stile nel 2011 di Olivier Rousteing, Balmain acquisisce una spinta nuova e continua a crescere.
Ma per svilupparsi ulteriormente, la firma transalpina aveva bisogno di effettuare investimenti importanti. Ecco perché da circa un anno si era messa a cercare un investitore.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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