28 gen 2014
Ballantyne in liquidazione
28 gen 2014
Ballantyne sembra arrivato al capolinea. Il noto marchio di cashmere scozzese rilevato nel 2004 dal fondo Charme Investments di Luca Cordero di Montezemolo è stato messo in liquidazione lo scorso novembre. La notizia, svelata in quell’occasione dal sito Dagospia, è stata confermata a FashionMag.com da una fonte vicina al dossier.

Nel 2012 Ballantyne ha registrato un fatturato di 14,4 milioni di euro, con perdite che ammontavano a 7,7 milioni. Al 30 settembre 2013, le perdite sono salite a 12,8 milioni. Durante un’assemblea tenutasi a fine ottobre 2013, gli azionisti di Ballantyne hanno deciso di non procedere ad una ricapitalizzazione nonostante la situazione critica dell’azienda.
Da quando è stato rilevato, lo storico marchio fondato in Scozia nel 1921 non è mai riuscito ad imporsi nel segmento della maglieria di lusso, né ad ottenere risultati soddisfacenti, cambiando continuamente management e strategia. Dopo la chiusura della boutique di Via Sant’Andrea, a Milano, l’etichetta ha poi abbandonato la linea per bambino, e cambiato più volte direzione creativa, senza trovare la giusta via.
In queste condizioni gli azionisti, Charme Fashion Group (detenuto dal fondo Charme Investments, socio di maggioranza, e al 49% dall’oligarca russo Viktor Vekselberg) che ha il 51% di Ballantyne, e Spring Petroleum Investments Luxco II (del fondo sovrano Mubadala di Abu Dhabi) che detiene il restante 49% della griffe, hanno preferito chiudere i rubinetti. Ballantyne è stata trasformata in una società denominata Alpha S.r.l. con sede a Montebelluna (TV), e messa in liquidazione. È stato nominato come liquidatore un commercialista di Montebelluna. Sembra che l’obiettivo sia ora quello di vendere il marchio per pagare i creditori.
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