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Adnkronos
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Pubblicato il
10 dic 2009
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Audrey Hepburn: 36 abiti venduti da Sotheby's per 300mila euro
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10 dic 2009
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Londra 9 dicembre - Davanti alla specchio lei sapeva esattamente cosa indossare. Parola di chi l'ha conosciuta tra stilisti, registi e costumisti. E non a caso quando si pensa ad eleganza e stile, ancora oggi l'immagine è legata ad un nome: Audrey Hepburn.
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Il suo tocco un po' androgino e in controtendenza con lo stile esplosivo di Marilyn Monroe, ha conquistato diverse generazioni di donne affascinate dal glamour dell'attrice. Donne che hanno sognato almeno una volta di indossare il tubino nero del film ‘Colazione da Tiffany' (1961) o l'abito da sera di 'Sabrina' (1954) o i vestiti di 'Vacanze Romane' (1953).
Un sogno che per qualcuno potrà realizzarsi visto che trentasei pezzi del guardaroba di Audrey Hepburn sono stati battuti all'asta l'8 dicembre nella sede londinese di Sotheby's per un guadagno di circa 300mila euro. La somma andra' per meta' a The Children's Fund, fondazione che porta il suo nome e all'Unicef per la All Children in School dello stesso Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia.
L'altra meta' sara' donata in beneficenza dalla sua amica Tanja. Tra i tanti pezzi l'abito da cocktail in pizzo chantilly che Hepburn portava in 'Come rubare un milione di dollari'.
Gli abiti - ma anche cinture e cappelli battutti all'asta a Londra sono quelli provenienti dalla collezione privata di Tanja Star-Busman e firmati dai più geniali stilisti come Elizabeth Arden, Valentino e soprattutto Hubert de Givenchy, il maestro del quale la Hepburn non poteva fare a meno. "Ho bisogno di Givenchy come le donne americane hanno bisogno dello psicanalista", diceva l'attrice divenuta nel 1988 ambasciatrice dell’Unicef e scomparsa nel 1993.
Emblematico il momento dell'incontro tra lo stilista francese e la Hepburn. "Mademoiselle, mi piacerebbe aiutarla ma ho poche cucitrici e sto lavorando ad una collezione: non posso farle dei vestiti". E lei per tutta risposta: "Mi mostri quel che ha creato per la collezione". Poi si provò i vestiti e disse: "È esattamente ciò di cui ho bisogno". Lei sapeva sempre cosa voleva indossare e Givenchy ha trasformato in arte i suoi desideri.
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