Ansa
30 mag 2018
Artemest si espande con 400 artigiani italiani aderenti
Ansa
30 mag 2018
C’erano una volta gli artigiani che producevano in giro per la penisola prodotti di design, décor e lifestyle fatti a mano, spesso pezzi unici di alto valore artistico e commerciale. Poi è arrivata la globalizzazione, l’aumento dei costi, la concorrenza e, dunque, il calo degli affari. Che fare?

Se lo è chiesto l’italo-americana Ippolita Rostagno, che a New York disegna gioielli sulla Madison Avenue. Come supportare i piccoli produttori italiani indipendenti di lusso hand-made che progettano e producono oggetti unici al mondo? Fondando, insieme al giovane Marco Credendino, laurea alla Bocconi ed esperienza presso la piattaforma Yoox Net-A-Porter, una start-up per realizzare un sito di e-commerce ( battezzato ‘Artemest’ acronimo di arti e mestieri, appunto) divenuto in poco tempo il punto di riferimento mondiale per l’acquisto di prodotti artigianali di lusso made in Italy. Un successo tale da avere ricevuto i giorni scorsi un investimento di 4 milioni di euro da parte di un fondo cinese, la NUO Capital di Hong Kong.
“Abbiamo fondato il sito per valorizzare le eccellenze italiane, supportando artigiani, designer e piccole imprese a competere in un mercato globale valorizzando le tradizioni e l’alta qualità della produzione Made in Italy”, ha spiegato Rostagno. “Internet è il volano per la ripresa economia e il nostro portale include la vendita di pezzi unici di design, oggetti decorativi, illuminazione, tavola e oggetti da regalo fatti da artigiani italiani”.
Lo scontrino medio degli acquisti sul sito è di 1.600 euro e, ad oggi, sono 400 le piccole imprese che aderiscono al progetto che include i lampadari di Murano, i piatti dipinti a mano da Costanza Paravicini che ha bottega a Milano, le opere in ferro del siciliano Antonio Sciortino, le ceramiche a temi bizantini, romani e islamici della bottega Vignoli di Faenza e le ceramiche Bitossi di Montelupo Fiorentino (artigiani dal 1921). I prodotti in vendita sono oltre 5 mila e gli acquirenti provengono da 60 Paesi diversi.
La start-up è stata anche appena inserita fra le 60 start-up al mondo che stanno rivoluzionando il modo in cui compriamo, vendiamo e percepiamo il lusso nella ricerca condotta da CB Insight. Lo shopping più lussuoso sta traslocando online e i negozi virtuali sono i preferiti dai ricchi di tutto il mondo.
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