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Ansa
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Pubblicato il
18 ott 2013
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Arnys , il sarto dei potenti cede l'attività a LVMH
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Ansa
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18 ott 2013
18 ott 2013
Ha vestito le grandi personalità di Francia: Arnys, la sartoria parigina di Saint-Germain des Pres - che ha vantato tra i suoi clienti Jean-Paul Sartre, Yves Saint-Laurent, François Mitterrand, Jean Cocteau, Valery Giscard d'Estaing, fino all'ex premier Francois Fillon o all'attuale ministro degli Esteri Laurent Fabius- è stata acquistata dal gigante del lusso LVMH, che ha cominciato i lavori per trasformarla in una boutique del marchio Berluti.
![]() Arnys, primavera-estate 2012 (DR) |
Jean Grimbert, proprietario insieme al fratello Michel, resterà comunque associato al proseguimento dell'attività, mentre gli artigiani dell'atelier verranno integrati in LVMH. Fondata nel 1933 da Jankel Grimbert, figlio di una famiglia di commercianti ebrei, la boutique della Rue de Sevres, sulla rive gauche, è diventata nel corso degli anni una sorta di club del potere.
Banchieri, politici, scrittori, editori, attori. Qui, si è incrociata tutta la Parigi che conta. Catherine Deneuve, una delle poche donne a varcarne la soglia, veniva regolarmente ad acquistare cappelli e golf da uomo. Ma il più grande ambasciatore è stato certamente Mitterrand.
''Un giorno, durante la campagna presidenziale - racconta Jean Grimbert, citato da Le Monde Magazine - lo abbiamo visto entrare nella boutique, cercava un cappello. Mio fratello gli ha fatto vedere un modello. Non sembrava molto convinto e ha obiettato che lo trovava troppo grande. In realtà era perfetto. (...) Per convincerlo, mio fratello gli ha spiegato che Leon Blum aveva indossato lo stesso. La cosa lo ha divertito e alla fine lo ha preso. Poco dopo abbiamo scoperto che aveva deciso di portarlo su tutti i manifesti'' elettorali per la corsa all'Eliseo. Oggi, quel famoso cappello è custodito come una reliquia alla Rue Solferino, storica sede dei socialisti a Parigi, su richiesta di Francois Hollande, all'epoca segretario nazionale del partito. Eppure, l'attuale presidente è entrato da Arnys una volta sola.
''Oggi un politico non può permettersi di spendere così tanti soldi per un vestito'', racconta Grimbert, spiegando che qui un abito su misura costa in media 6.000 euro. In tempi di crisi, gli fà eco François Gaulme, autore de 'Les Habits du pouvoir', ''non osano portare cravatte troppo sgargianti e preferiscono non apparire eccessivamente eleganti''. Grimbert racconta invece di essersela vista brutta quando un cliente, quattro anni fa', gli rivelò che Jean-Marie Le Pen, storico fondatore dell'estrema destra, era letteralmente impazzito per la 'Forestiere', la giacca di velluto a coste disegnata da Le Corbusier che è uno dei must di Arnys. ''Mi avrebbe rovinato il mercato'', confida Grimbert. Ma Le Pen non varcò mai quella porta.
L'11 ottobre, Le Monde Magazine ha dedicato anche un articolo all'abito del premier italiano, Silvio Berlusconi, il 2 ottobre scorso, quando a sorpresa diede la fiducia al governo Letta. Secondo il settimanale, ''quel giorno, il Cavaliere è apparso in una postura stilistica altrettanto disperata che la sua situazione politica''. I revers del suo doppiopetto, osserva il giornale, ''sembravano così larghi che ci si sarebbe potuta stirare una camicia, tagliarci un pane casareccio o usarli come una tavola da surf''.
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