Armani Privé: ancora sogni
Giorgio Armani ha deciso di sognare questa stagione, e il risultato è stato il suo più fantasmagorico show di alta moda da molti anni a questa parte.

Eterea, e davvero estranea a qualsiasi epoca storica, senza tempo insomma. Si è trattato di una sfilata da sogno – con un sottofondo musicale di elettronica ambient. Nella colonna sonora sentita al Palais de Chaillot c’era, fra gli altri, il brano “Let There Be Light” di Mike Oldfield.
La grande idea dello stilista nato a Piacenza è stata una serie di tessuti superbi. Chilometri di seta dipinta a mano, con immagini manieriste e moderniste di nuvole, cieli e luci d’alta quota utlizzate in una collezione alquanto sbilanciata verso gli abiti da sera.
Re Giorgio ha persino dipinto pantaloni sportivi di seta argentata con macchie e strisce nebulose. D’altronde, Armani si è talmente appassionato a tali motivi da aver fatto dipingere a mano le calze abbinandole a questi abiti da cocktail. Mentre i bustier sono stati tagliati con rara fluidità, come gli abitini da sera, realizzati essenzialmente con un unico grande nodo. Tutti i colori erano supercoordinati, basti vedere come Armani abbia voluto realizzare nella stessa identica sfumatura di colore gli orecchini e i pendenti di smalto; e come abbia persino coordinato i polverosi colori rosa e blu dei tessuti con il maquillage delle modelle. Non sempre con risultati apprezzabili.
Al termine della sfilata, cinque affascinanti cavalieri hanno scortato all’uscita le modelle, vestiti di abiti perfetti per il discorso di ringraziamento di un vincitore del Premio Oscar.
La composizione della prima fila del défilé dimostra che nessuno batte Armani nell’alta moda di Parigi, se consideriamo le vere stelle e celebrità presenti e omettiamo le aspiranti vedette non-famose alla ricerca di visibilità e morte-di-fama. Infatti, tutti gli invitati indossavano palesemente degli abiti di Armani, anche se ciascuno a modo suo. L’attrice francese vincitrice dell’Oscar Marion Cotillard in jeans e t-shirt marinière rossa indossata sotto una giacca di pelle; Isabelle Huppert in un completo-pantalone nero; Diane Kruger in un abito da seta floreale d’ispirazione asiatica e Valeria Bruni Tedeschi in un completo-pantalone paillettato, a evidenziare indirettamente la vasta gamma di possibilità per vestire la propria persona che offre Armani Privé.
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