Ansa
14 lug 2014
AltaRoma: debutto anni '70 per New Land by Terranova
Ansa
14 lug 2014
Folgorato da una foto vintage di Benedetta Barzini, dove la ex top model italiana ha i lunghi capelli corvini raccolti in un sofisticato turbante, avvolta in un mantello di pelliccia chiara sovrapposto ad una elegante jumpsuit nera dall'allure assolutamente Seventy, Carlo Alberto Terranova, che per 20 anni ha affiancato lo stilista Fausto Sarli, ha realizzato la sua prima collezione del suo nuovo brand: "New Land by Carlo Alberto Terranova".
La capsule di 12 capi in bianco e nero dal glamour anni '70 (uno solo è blu cobalto perchè "è il mio colore portafortuna" spiega Terranova) che ha sfilato l'11 luglio a Palazzo Braschi, sede del Museo di Roma dal 1952, alla vigilia della kermesse di AltaRoma, è dedicata appunto alle icone fashion degli anni Settanta. "S'intitola 'Suggestioni in bianco e nero' e rende omaggio a un'epoca irripetibile della moda, qual è stata quella degli anni Settanta, illuminata da fashion icon che con il loro stile sublime e inimitabile hanno influenzato la storia della moda" spiega Terranova. "Marisa Berenson, Christie Brinkley, Pat Cleveland e Veruschka, erano più che donne quasi dee. Immortalate dai più grandi fotografi del mondo - aggiunge - hanno lasciato l'idea di una bellezza e di uno stile destinati a non sfiorire mai, a differenza di ciò che accade oggi, preda come siamo di mode e tendenze".
La capsule celebra quindi gli anni Settanta più classici, attraverso il più elegante dei contrasti cromatici di allora, il bianco e nero. La silhouette degli abiti da gran sera, delle tute pantaloni, delle cappe, è severa, geometrica: presupposti fondamentali dello stile assorbito dopo tanti anni accanto al maestro Sarli. Per la mattina Terranova propone importanti capispalla in morbido cachemere double e soffici jacquard, petite robe in crepe di lana con paletot persiano swakara nero, lavorati con intarsi bianchi; collo e maniche in mongolia. Non mancano abiti semplici ma solo in apparenza, in crepe di lana double con tagli che seguono la figura e si aprono in inaspettati revers, giochi di drappeggi e intarsi. Complesse costruzioni di tessuto che utilizzano la figura del cerchio (un classico di Sarli) fioriscono in eleganti colli negli abiti da cocktail, animati da volute e spirali di tessuto in contrasto cromatico.
Le tute in jersey hanno linee fascianti che allungano la figura. Sono sormontate ora da stole in volpe platinata e piume, lavorate a gocce, ora da mantelle in volpe argentata. L'abito da sposa è un saggio di virtuosismi sartoriali che utilizza un sapiente gioco di pannelli in pizzo macramè bianco avorio, con volute di gazar che girano e si piegano sul corpo, in perfetto e inspiegabile equilibrio.
Terranova ha omaggiato tutti gli ospiti presenti con un biglietto per visitare Palazzo Braschi, progettato dall'architetto Cosimo Morelli (1732-1812) per incarico di Papa Pio VI, che volle farne dono al nipote, Luigi Braschi Onesti. Con lo scalone e forse anche la cappella del primo piano, attribuita a Giuseppe Valadier (1762-1839).
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