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28 ott 2013
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Altagamma: +13% il tax free shopping europeo

Pubblicato il
28 ott 2013

Per l’Unione Europea il Tax Free Shopping vale 39 miliardi di euro e continua a crescere: +13% nei primi nove mesi del 2013, con una previsione di ulteriore crescita del 10% nel 2014, trainata soprattutto da cinesi e cussi, i cui acquisti dovrebbero aumentare rispettivamente del 16% e 14%. L’81% di questo mercato è concentrato in 5 Paesi (Italia, Francia, Spagna, UK e Germania), con la Francia in testa con il 23% delle vendite, seguita dal Regno Unito che ha scavalcato l’Italia nella classifica delle principali destinazioni per lo shopping dei turisti extra UE. Sono queste le principali evidenze emerse il 28 ottobre dalla presentazione di Global Blue, società leader mondiale nella fornitura di servizi e prodotti a viaggiatori, esercenti e società finanziarie, all’annuale appuntamento con l’Osservatorio Altagamma.

Prada, A/I 2013/2014


A trainare il mercato sono i turisti cinesi, mentre si registra una forte diminuzione degli acquisti da parte dei giapponesi (-28%, dopo i dati positivi registrati nel 2012), dovuta principalmente agli effetti negativi sul cambio. Anche i brasiliani sono stati penalizzati dagli stessi effetti negativi, mentre a sorpresa i thailandesi, pur rappresentando solo il 3% del totale, sono cresciuti oltre le aspettative (+29%). I turisti provenienti dai Paesi extraeuropei, e in particolare i cinesi, continuano a rappresentare un’opportunità significativa per lo sviluppo del commercio e dei servizi nel Vecchio Continente. Opportunità che non dovrebbe essere incrinata neppure da un nuovo provvedimento, promulgato dal Governo di Pechino il 1 ottobre 2013, che vieta i cosiddetti tour dello shopping “forzato”, ossia organizzati con il preciso scopo di guidare i turisti ad acquistare in particolari luoghi e negozi.

“Riteniamo che questo provvedimento non avrà in generale un impatto negativo, fatta eccezione per quelle destinazioni, specialmente asiatiche, in cui erano previste queste formule. Allo stesso tempo, ha concluso Nervini, “il provvedimento potrà portare all’evoluzione delle aspettative dei cinesi verso un’esperienza turistica più ricca, coinvolgente e autonoma generando un circolo virtuoso tra flussi turistici, spesa e ricerca delle eccellenze europee”.

In Italia, che vale il 16% del Tax Free Shopping europeo, i primi nove mesi del 2013 hanno fatto registrare una crescita a doppia cifra (+16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Gli acquisti Tax Free continuano a essere dominati dai russi, che valgono il 29% del totale con un tasso di crescita del 24%. Seguono i cinesi (19%) e, con notevole distacco, gli Americani (6%). Infine, i giapponesi (5%) che confermano anche in Italia il trend negativo degli acquisti (-23%) che hanno fatto registrare in tutta Europa. L’Italia si caratterizza per il continuo sviluppo degli outlet, il cui mercato tra gennaio e settembre di quest’anno è in crescita del 36%, un valore importante anche se inferiore a quello degli ultimi tre anni (+81% nel 2010, +66% nel 2011 e +47% nel 2012).

Nei primi 9 mesi del 2013, la Francia si conferma la destinazione preferita per i globe shopper, con una quota pari al 23% del mercato (+12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). La Gran Bretagna, con il 18% delle vendite e una crescita del 24%, si colloca al secondo posto in Europa, prendendo il posto che, nel 2012, era ricoperto dall’Italia. La Germania mantiene il quarto posto nella classifica del Tax Free Shopping europeo, con un peso pari al 16%, ma con una crescita molto modesta (+4%).

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