10 set 2013
Alessandro Sartori (Berluti ): “A noi interessa l’unicità del prodotto”
10 set 2013
Di passaggio a Milano Unica il direttore artistico di Berluti, originario di Biella e grande esperto di tessile, svela i nuovi progetti della griffe di lusso per Uomo detenuta dal gruppo francese LVMH. La maison si appresta ad inaugurare il servizio “Grande Mesure”, un servizio sartoriale su misura alto di gamma. Per lanciarsi in questo segmento Berluti propone un abito fabbricato con un tessuto unico creato con il filo di lana più fine al mondo, il “Gran Cru 1663”, prodotto in esclusiva per la maison francese dal lanificio biellese Vitale Barberis Canonico. In totale, con questo tessuto saranno realizzati solo 200 abiti, che saranno proposti unicamente in una decina di boutique Berluti nel mondo.
Alessandro Sartori |
FashionMag.com: Berluti lancia un servizio “su misura”. Come si articola il progetto?
Alessandro Sartori: Oltre alle collezioni di prêt-à-porter interamente fabbricate in Italia, vogliamo offrire un servizio bespoke di altissimo livello. Si tratta della “Grande Mesure”, la haute couture del su misura maschile. In quest’ottica abbiamo acquisito la sartoria francese Arnys con 14 sarti. A noi interessa l’unicità del prodotto. La nostra offerta sarà molto esclusiva. Solo 10 boutique Berluti al mondo proporranno questo servizio, di cui 6 saranno inaugurate nei prossimi mesi. Ci vuole uno spazio sufficiente per permettere l’allestimento di una sorta di “appartamento/club” in cui il cliente potrà fare le prove con uno dei nostri due "chef d’atelier”.
FM: Quali sono le boutique dedicate a questo servizio che intendete aprire?
AS: Berluti è distribuito solo attraverso delle boutique monomarca. Attualmente sono 35, e l’obbiettivo e di arrivare a 70 entro cinque anni. Ma solo 10 di loro offriranno questo tipo di servizio. A cominciare dalla boutique di Londra in Conduit Street, che abbiamo appena rinnovato. A novembre prevediamo di aprire uno spazio di 1.000 m2 al numero 14 di rue de Sèvres, a Parigi, e un altro a Tokyo Ginza. In dicembre sarà la volta di New York su Madison Avenue e del secondo negozio parigino in rue du Faubourg Saint-Honoré. In febbraio, infine, sono programmate due aperture: una a Milano in Via Sant’Andrea e una a Los Angeles. Questi i 7 primi flagship che offriranno il servizio “Grande Mesure”.
FM: Per avviare il "su misura" lanciate un progetto in esclusiva con il lanificio biellese Vitale Barberis Canonico.
AS: Effettivamente. Si tratta di un lanificio storico di Pratrivero, vicino a Biella, che conosco bene e che celebra 350 anni nel 2013. Per l’occasione mi hanno chiesto di lavorare su un progetto di tessuto che è un vero prodigio tecnologico. Hanno creato “Gran Cru 1663”, un tessuto con il filo di lana più fine al mondo. I velli utilizzati provengono da rare pecore australiane. Ci vogliono 200 km di filo per un solo chilo di lana! Il risultato è un tessuto leggerissimo ma non trasparente, che ha una bella struttura e una performance eccezionale con un’incredibile ripresa. Berluti userà la totalità dei 600 metri di tessuto prodotti in esclusiva da Vitale Barberis Canonico per un totale di soli 200 abiti.
FM: Quali sono le caratteristiche di questo abito?
AS: Grazie a questo tessuto sensazionale abbiamo studiato un abito il cui peso complessivo è di un chilogrammo. Sarà un abito stretto, classico da viaggio su una struttura di silhouette moderna, due bottoni, monopetto, in cinque varianti colori. Necessità 72 ore di confezione. Contando le 4 prove fatte sul cliente ci vorranno 6 mesi di lavorazione complessiva.
FM: Come vanno le vendite di Berluti?
AS: È un brand che cresce tra il 30 e il 40% all’anno.
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