8 mag 2017
Alberto Candiani (Candiani Denim): “La vera differenza sta nel rendere industrialmente producibile la reale sostenibilità”
8 mag 2017
L’azienda di Robecchetto con Induco (MI) Candiani Denim, che realizza prodotti in jeans di alta/altissima gamma, venduti nel mondo ai più noti marchi di denim e alle grandi griffe, continua orgogliosamente a mantenersi su un percorso di attenzione estrema alla sosteniblità, anche se gli investimenti necessari avranno un ritorno economico vero solo dopo parecchi anni. Il fatturato del gruppo cresce comunque in modo costante. Ne parliamo con Alberto Candiani, Global Manager e titolare di Candiani Denim.

FashionNetwork.com: Quanto incide sul costo del prodotto la tecnica “Kitotex/Indigo Juice”? È possibile produrre tele denim sostenibili contenendo anche i costi?
Alberto Candiani: Sulla carta incide il 5% circa dato il costo del Kitosano, la speciale tecnica di tintura "Indigo Juice", a cui andrebbe sommato il teorico ammortamento del costo della licenza “Kitotex”. In realtà stiamo cercando di gestire questi articoli su scale di produzione medio-alte, in modo da assorbire i costi grazie a volumi industriali importanti che rendono inoltre possibile le corrette proporzioni costo/prodotto per rendere competitiva questa nuova gamma nei confronti della sua diretta antenata "meno sostenibile". Vogliamo inoltre facilitare la disponibilità di tali articoli garantendo un servizio di produzione continua e leadtime ridotti.
FN: Quali sono i temi principali su cui lavorare e innovare per poter dirigersi verso una produzione sempre più sostenibile?
AC: Acqua, riciclaggio di materiali, tecnologia ed investimenti. La vera differenza sta nel rendere industrialmente producibile la reale sostenibilità e per farlo occorre investire in tecnologia innovativa grazie ad una ricerca globale e scientifica assieme a fornitori e partner importanti. Il denim è uno dei tessuti più consumati al mondo, sotto forma di jeans o altri capi, e la gente non ha idea di quale impatto questo prodotto abbia avuto sull'intero pianeta dagli anni ‘50 ad oggi, tuttavia non è semplice migliorarlo senza snaturare le sue caratteristiche fondamentali. Noi lo facciamo da decenni. Nel nostro campo è fondamentale risparmiare acqua e non inquinarla. Occorre inoltre incrementare l'acquisto di materie prime sostenibili come cotone organico e fibre artificiali. Il punto sta nel fare tutto questo su un piano industriale, per una rivoluzione produttiva di massa e non un romantico esercizio artigianale, che è pur sempre buona cosa per le nicchie. Esempio banale: se pensiamo a come "spostarci" in modo sostenibile nel 2020, dobbiamo innanzitutto visualizzare la tecnologia ibrida, elettrica o solare di un'auto, prima di abbandonarci a pensieri olistici quali una semplice bicicletta.
FN: Può fare dei nomi di brand clienti che hanno già sposato le tele sostenibili di Candiani Denim nate dal connubio “Kitotex/Indigo Juice”?
AC: Per il momento sono orgoglioso di nominare Denham e Closed, ma sono oltre 60 i brand a cui abbiamo campionato questi nuovi articoli.
FN: Sostenibilità é sinonimo di crescita dei fatturati?
AC: Purtroppo non ancora. Anzi, come accennavo, la vera sostenibilità è frutto di grossi investimenti tecnologici, e ci vorranno anni perché siano ripagati. Siamo tuttavia convinti che questa è l'unica direzione possibile per consolidare e migliorare la produzione e renderla un giorno nuovamente profittevole.
FN: Ci può indicare il fatturato di Candiani Denim nel 2016 e 2017 ed una stima per il prossimo anno?
AC: Nel 2016 abbiamo sfiorato i 100 milioni di euro, il 2017 dovrebbe concludersi attorno ai 110 milioni e stiamo già lavorando per ottenere un incremento simile anche per il 2018.
Ricordiamo che i jeans utilizzati nell’ultimo progetto ideato dal marchio lombardo e le foto dei dipendenti Candiani Denim sono diventati recentemente una mostra inedita (con jeans annesso): “Denim at Work”. Dopo essere stata proposta a Monaco di Baviera e al Denim Boulevard di Milano, verrà esposta durante l’estate 2017 presso il “Candiani Development Center” di Los Angeles. Oggi Candiani Denim esporta i suoi prodotti in circa 30 Paesi con un focus molto importante sul mercato europeo e quello statunitense, è guidata dalla quarta generazione della famiglia fondatrice e produce annualmente circa 25.000.000 di metri di tessuto, di cui il 90% è destinato all’export.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.