Alber Elbaz in Oman sul perché la moda oggi è confusa
Il famoso stilista Alber Elbaz ha tirato alcune frecciate all’industria della moda alla conferenza del lusso in Oman mercoledì scorso, criticandola aspramente e raccontando di un settore pieno di confusione, paura eccessiva, altissima pressione e di una generale infelicità.

Elbaz, che ha debuttato da Guy Laroche e Yves Saint Laurent, è conosciuto per aver resuscitato Lanvin, il più vecchio marchio di moda francese, quando lo ha guidato creativamente per 14 anni.
Il suo brutale licenziamento nel 2015 sconvolse il mondo della moda e da allora il designer si è leccato le ferite, riflettendo su cosa potesse fare dopo e facendo dei colloqui qua e là con vari investitori sui suoi potenziali progetti creativi, hanno riferito in questi anni fonti dell’ambiente.
Lanvin, che gli analisti credono abbia il potenziale per essere la risposta francese alla storia di successo tutta italiana di Valentino, ha assunto lo stilista francese Bouchra Jarrar lo scorso anno per sostituire Elbaz, ma è andato in perdita dopo il calo degli ordini registrato sui suoi principali mercati, come gli Stati Uniti e la Russia.
Elbaz ha parlato alla conferenza dell’esponenziale moltiplicazione delle collezioni che i grandi nomi della moda hanno messo in pratica per guadagnarsi una volta in più i titoli dei giornali e generare presenze di persone nei loro negozi, e anche nel tentativo di affrontare la concorrenza dei marchi di fast fashion.
“Ogni volta che parlo con la mia famiglia della moda, sento solo lamentele”, ha detto Elbaz alla “Conde Nast International Luxury Conference” di Muscat, capitale dell’Oman. “Troppi show, troppe collezioni. La Moscow Fashion Week? No aspetta, è la India Fashion Week. Troppa confusione, quale stagione stiamo vedendo adesso? L’autunno-inverno? La primavera-estate? No, è la Resort. No, è la Cruise 2017. E di più, e più ancora, ed è tutto senza fine. Come mai nessuno è felice? Troppa paura, e non abbastanza amore”.
Parecchi grandi marchi di moda negli ultimi anni hanno pagato lo scotto del crollo della spesa per i beni di lusso e della concorrenza di piccoli marchi abili a muoversi su Internet che soddisfano l'appetito dei consumatori per avere prodotti di etichette artigianali più esclusive. Elbaz ha criticato la mancanza di coraggio dell’industria della moda e il suo non voler correre rischi nel difficile contesto economico attuale.
“Quando creiamo, dobbiamo prima cominciare con un sogno, e un’intuizione. Il marketing viene dopo, non prima. Sì, lo so che usare l’intuizione è rischioso. Sì, so anche che fare un errore può essere molto costoso. E che gli azionisti potrebbero licenziarti per l'errore commesso. Ma noi tutti sappiamo che alcune delle migliori innovazioni nella storia sono state ottenute perché le persone hanno creduto nelle loro intuizioni e le hanno seguite”, ha affermato Elbaz alla conferenza. Poi si è messo a parlare di quello che è il ruolo di uno stilista di moda oggi.
“Il mio psicologo una volta mi ha chiesto: ‘Se le donne oggi possono comprare una nuova faccia, nuove labbra, nuove tette, un nuovo culo, nuovi capelli, una nuova pelle e Dio sa cos’altro, forse il corpo è il nuovo vestito?’ Forse questa è la ragione per cui ci sono così tanti stilisti senza lavoro. E se il corpo è il nuovo vestito, qual è il ruolo di noi stilisti? Di vestire? O di svestire?”, ha chiesto Elbaz al pubblico alla conferenza sul lusso.
Quest’anno Elbaz ha collaborato con Converse in Giappone per il lancio di una nuova linea di sneaker premium, “Avant Converse”. Lo stilista sta anche lanciando una fragranza (“Superstitious”) che ha contribuito a creare per la casa francese di profumi Editions de Parfums Frédéric Malle, un marchio di nicchia, che fa parte del gigante statunitense dei cosmetici Estée Lauder dal 2014. Elbaz ha lavorato con il "naso" Dominique Ropion, colui che sta dietro alla creazione dei profumi best-seller di Frédéric Malle. La fragranza creata con Elbaz costituisce la seconda collaborazione di Frédéric Malle con uno stilista, dopo quella con il belga Dries van Noten nel 2013.
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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