Agent Provocateur: ristrutturazione prima della probabile vendita
Il fondo 3i prepara una cura dimagrante per Agent Provocateur in vista della sua eventuale cessione. Proprietario del marchio britannico di biancheria intima di lusso dal 2007, il fondo ha già provato in passato a vendere il brand, ma negli ultimi mesi gli eventi sono precipitati tanto da preludere all'adozione di provvedimenti drastici. Nel secondo semestre del 2016 sono state rivelate delle irregolarità contabili e c'è stato un calo delle vendite, fatti che hanno portato il fondo a rivedere al ribasso il valore del marchio e ad iniettarvi fondi freschi per 4 milioni di sterline (4,7 milioni di euro).

La stampa britannica ha rivelato in questo inizio d'anno 2017 che 3i ha incaricato la società di ristrutturazione Alix Partners di occuparsi della cosa, mentre un'indagine sulle irregolarità contabili è ancora in corso. Un piano di risparmi dovrebbe essere annunciato entro breve tempo dall'etichetta di Londra. Anche la banca Rothschild ha ricevuto dalla società un mandato per prendere in considerazione e valutare la vendita di Agent Provocateur, una volta effettivo il piano.
Le delusioni subite con la griffe avevano logicamente portato 3i a prendere in mano la situazione. Il presidente Chris Woodhouse ha lasciato il proprio incarico lo scorso dicembre, immediatamente sostituito da uno dei soci di 3i, Ian Lobley.
Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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