16 feb 2011
Aeronautica Militare spicca il volo
16 feb 2011
La storia di Aeronautica Militare è a dir poco singolare. Il brand nasce da una licenza accordata dall'Aeronautica Italiana a uno dei suoi fornitori, in particolare di giubbotti di pelle, Cristiano Di Thiene, per una linea moda. Quest'ultima infatti riporta l'appellativo “Collezione Privata”, per distinguerla dall'abbigliamento dello stesso corpo militare. Oggi, dopo sei anni, il marchio, che propone capi maschili (per il 70%), femminili e bambino, conta per il 90% sul fatturato del produttore, vale a dire quasi 30 milioni di euro. Il suo sviluppo, che è stato costantemente dal 20 al 25% annuo, l’ha portato ad espandersi ben al di là delle frontiere italiche. L’export pesa ormai per il 55% sul fatturato.
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Sono già 800 i clienti in Italia e 1.000 nel mondo. Le prime nazioni sono l'Austria, la Svizzera, la Spagna, ma anche la Francia e la Germania. Aeronautica Militare ha anche già più di un piede in Asia, avendovi creato una società in associazione con un gruppo cinese con sede a Hong-Kong, Wiseknit Factory Limited di Victor Chu (casa-madre Gate 88). Sono già due i punti vendita a proprio nome a Shanghai e Macao, ai quali va aggiunta più di una decina di clienti multimarca. E' inoltre in corso di creazione una società in Nordamerica, con un italiano insediatosi a New York e Los Angeles, Antoine di Capua. Diversi prodotti sono già venduti alla spicciolata Oltreatlantico, ma la prima vera stagione di lancio sarà l'autunno-inverno 2011/2012.
Oltre agli store cinesi, Aeronautica Militare ha già sviluppato una decina di unità a suo nome esclusivamente sul territorio italiano, alcune delle quali in aeroporti. Quattro sono il frutto di partnership con clienti multimarca, a Roma, Napoli, Cortina e Bergamo. Gli altri indirizzi sono dei franchising. La società ha in previsione l'apertura di una decina di corner e di boutique quest'anno, tra cui due negozi in franchising, a Torino ed Alessandria. Un primo punto vendita aprirà in Europa fuori dall'Italia a Vienna (in Austria) nell'agosto prossimo. In franchising, ci sono altri progetti di boutique in Spagna, anche in questo caso con dei soci. “Per poter affrontare concretamente questi progetti, la società ha acquistato un immobile dal quale saranno gestiti i monomarca», precisa Claudio Scuccato, direttore export.
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Anche in Francia, Aeronautica Militare prevede di inaugurare dei punti vendita a suo nome. In modo particolare su Parigi. “Ma è difficile scegliere un quartiere: rue Royale, Saint-Germain, gli Champs Elysées?", si chiede Claudio Scuccato, il quale non esclude l'apertura di franchising insieme a dei partner in provincia. Aeronautica Militare può già contare in terra transalpina su una sessantina di rivenditori. Un anno e mezzo fa, Alain Kiekens è succeduto a Robert Dodd come agente.
Presente molto spesso all'interno di multimarca a fianco di griffe come Ralph Lauren e Hackett per esempio, Aeronautica Militare rivendica tuttavia un proprio stile personale e specifico, guidato dallo stilista Massimo Giarcon, sul versante di un casual costituito in particolare da uno stile militare rivisitato con l'aggiunta di loghi più o meno “autentici”. Le squadre dell'Aeronautica sono molto puntigliose riguardo all'uso che se ne fa. “Avevamo per esempio piazzato una bandiera italiana sotto la suola di un paio di calzature. Per noi, era moda”, spiega Claudio Scuccato. “Ma questo prodotto ci è stato rifiutato dal corpo militare, perché la bandiera italiana non si calpesta”. Il brand si posiziona in una dimensione alto di gamma, con un'offerta di polo dai 140 ai 160 euro, di pantaloni proposti fra i 170 e i 210 euro e di giubbotti in pelle a 800 euro. Cristiano di Thiene versa delle royalty all'Aeronautica italiana. La licenza terminerà la sua decorrenza a fine 2013.
Di Jean-Paul Leroy (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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