29 giu 2015
Adidas punta su calcio, running e lifestyle
29 giu 2015
Adidas continua inarrestabile a mettere in pratica il suo piano ad orizzonte 2020. In quell'anno, il produttore tedesco di articoli sportivi punta ad arrivare a 20 miliardi di euro di giro d'affari, contro i 14,5 miliardi del 2014. Ma Adidas aveva già dovuto rinunciare al suo piano per il 2015, che prevedeva, al momento dell'ideazione, l'ottenimento di un fatturato di 17 miliardi quest'anno.

In occasione di una giornata dedicata agli investitori nella propria sede in Baviera, il gruppo ha ricordato il suo leitmotiv “creating the new”, ideato per aumentare la desiderabilità di marca.
Per raggiungere il target di un aumento delle vendite a tasso di cambio costante dal 6 al 9%, e del 15% dell'utile, il gruppo tedesco punta su 3 categorie-chiave: il calcio, il running e Originals.
Per quanto riguarda il calcio, con l'aiuto dato da Euro 2016 e dalla Coppa del Mondo 2018, Adidas punta a una crescita annua del 5% circa, a tasso di cambio costante. Vale a dire meno dell'incremento atteso delle vendite complessive del gruppo. Il mercato totale del mondo del calcio è stimato a circa 5 miliardi di euro, ricorda Reuters, l'80% del quale è monopolizzato da Nike e Adidas. Nel 2014, anno della Coppa del Mondo di calcio in Brasile, Adidas aveva avuto una crescita dei prodotti per il calcio del 20%, a 2,1 miliardi.
Nel running, il marchio delle tre strisce punta almeno a raddoppiare l'attività in 5 anni. Nel mirino, gli Stati Uniti, dove Adidas fatica. Il gruppo ha a tale scopo assunto tre stilisti da Nike e ha impostato degli hub creativi Oltreatlantico. Dei “Run Base” apriranno a Los Angeles e a New York, oltre che a Boston.
Infine, per la label Originals l'obiettivo è di far crescere le vendite della divisione lifestyle del 50% in 5 anni. L'influsso della “Stan Smith” è ancora agli inizi.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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