Adidas ha lanciato “Standard 19”, la sua nuova linea di sportswear contemporaneo

Adidas ha già introdotto nei suoi negozi una nuova linea chiamata “Standard 19”. Con molta discrezione, il colosso tedesco ha preparato il suo ritorno nel segmento sportswear premium, a poco più di un anno dalla chiusura della label SLVR. SLVR in cinque anni non era riuscita a sfruttare il potenziale che unisce design e tecnologia di Adidas, proponendo in particolare dei blazer e dei capi dagli stampati elaborati o con uno stile minimale per l'uomo, e dei modelli molto femminili, con la proposta anche di impermeabili o abiti per lei.

Con “Standard 19”, Adidas sembra voler esplorare l'ispirazione, molto alla moda, del training-workout. Molti brand stanno facendo debuttare delle linee di questo tipo, che miscelano uno stile running o fitness con elementi che si collegano alla moda contemporary.

La collezione di Adidas si compone di 32 capi, tra cui giacche con cappuccio, felpe, pantaloni, pantaloncini, primi strati in lana merinos, leggings in primeknit e un parka per uomo e donna. La linea prevede anche un modello “adizero XT Boost”, dotato di una suola creata in collaborazione col marchio tedesco di pneumatici Continental, progettata per le competizioni di outdoor trail.

Si tratta di una collezione fatta di capi minimali e raffinati in tonalità bianco e nero che degradano verso il grigio, la quale rivela con discrezione il suo essere molto tecnica, grazie per esempio alla presenza di elementi riflettenti, tasche pratiche o dettagli curatissimi. Il suo scopo è di essere ruotabile fra l'utilizzo quotidiano in città e le pratiche sportive. Le tecnologie 'Climacool', 'Climaproof', 'Techfit' e 'Climastorm' saranno infatti tutte presenti nei modelli della collezione.

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“Standard 19” viene proposta nei negozi performance del marchio tedesco, e anche sul suo e-commerce. Inoltre, è presente in alcune catene di negozi e grandi magazzini diffusi in tutto il mondo come SportArena, Harrods, Stockmann, Lotte e Lady Foot Locker.

Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)