Abercrombie & Fitch ostenta ambizioni importanti sul medio termine, soprattutto in Europa. L'azienda americana inaugurerà a fine maggio il suo flagship degli Champs-Elysées, e intanto il gruppo punta a raggiungere i 5 miliardi di euro di fatturato (7,5 miliardi di dollari) nel 2015, contro i circa 2,5 miliardi ottenuti nel 2010. Jonathan Ramsden, direttore finanziario del gruppo americano, precisa che a quella data la metà delle vendite sarà realizzata fuori dagli Stati Uniti, contro solamente il 15% attuale. Di fronte agli analisti ha ricordato la ripartizione del fatturato, con il 73% realizzato all'interno dei negozi americani, il 12% attraverso il web e soltanto il 15% ottenuto al di fuori degli USA.

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Il direttore finanziario ha delineato un roadbook strategico. Per raggiungere i propri obiettivi, il gruppo punta in particolare sul Vecchio Continente, dove i suoi brand sono ancora poco presenti. Abercrombie & Fitch, che aprirà in maggio sugli Champs-Elysées a Parigi, possiede solo 5 flagship a livello internazionale. Nel 2011, oltre a Parigi, sono già programmati anche gli opening di Bruxelles, Singapore, Madrid e Düsseldorf. Nel 2012 poi, la rete si arricchirà ancora di ulteriori 10 unità, fra cui Amburgo ed Hong Kong già certe. I 20 store a nome proprio realizzeranno allora un fatturato annuo di 314 milioni di euro.

Per Hollister, brand più giovane e alla moda, è stato previsto un ritmo di espansione molto più rapido. Il gruppo nutre grandi ambizioni per questo marchio, visto che stima il suo potenziale a medio termine a 185 negozi in 15 Paesi europei, contro i soli 29 di oggi in Inghilterra, Germania, Italia e Spagna. Per il 2011, è in programma una quarantina di aperture Hollister, una trentina delle quali in Europa. Varie di queste aperture avranno luogo in Francia in alcuni centri commerciali Unibail, fra i quali quello di Lione Confluence. Hollister potrebbe dunque pesare in breve tempo per più di un miliardo di euro sul fatturato del gruppo al di fuori del suo mercato di casa.

Di Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)