27 gen 2020
Zydo è entrato in Indonesia e cresce soprattutto in USA, Cina e Qatar
27 gen 2020
Il marchio di gioielleria d’alta/altissima gamma ha sede e showroom a Milano, ma la sua fabbrica si trova a Valenza Po, mentre esiste un ufficio di rappresentanza a New York. La sua produzione è totalmente Made in Italy. Proprio negli States è localizzata gran parte della distribuzione della realtà milanese, ma le maggiori novità e i focus d’espansione riguardano l’Asia. “Siamo nati come brillantai, poi con il tempo ci siamo spostati sulla produzione, fino ad essere una delle poche aziende italiane che ancora credono al 100% fatto in Italia, per cui in house a Valenza viene tutto realizzato dai nostri 20 dipendenti: dal design fino all’incassatura del prodotto finito”, racconta a FashionNetwork.com il CEO, Jack Zybert.

L’azienda è molto conosciuta per le creazioni esclusive o di altissima qualità con brillanti e pietre preziose colorate. “Per noi la qualità (della manodopera e delle pietre utilizzate) è fondamentale”, precisa Zybert. Zydo, che si muove sul mercato con il brand Zydo Italy, realizza almeno 7-8 collezioni nuove due volte all’anno: alcune sono vendute in tutto il mondo e altre sono profilate sui gusti di specifici mercati. Inoltre realizza pezzi unici one of a kind, sia per la tipologia della pietra usata, molto rara, sia per il design studiato su quella pietra, che è talmente esclusivo da poter essere difficilmente riprodotto.
Il mercato principale di Zydo è quello statunitense, dove il brand Zydo Italy viene distribuito in catene come Saks Fifth Avenue e Neiman Marcus. Ognuna di esse possiede quasi 40 negozi. “Per ora sono 7 i nostri shop-in-shop in questi department store nordamericani, ma l’obiettivo è incrementarne il numero dal 2020; in più siamo diffusi nei migliori negozi di ogni città degli USA”, dice il CEO. “Ultimamente però, anche i mercati asiatici sono diventati forti per noi: i cinesi ricchi, ad esempio, vogliono prodotti Made in Italy.

Primo mercato dell’azienda milanese in termini di giro d’affari sono gli Stati Uniti, seguiti da Cina e Qatar. L’Italia genera circa il 15% del dato, che Jack Zybert preferisce non comunicare. Mentre negli States la distribuzione di Zydo è più diffusa, nel caso del Qatar e di stati simili il fatturato il brand lo ottiene con la vendita di pochissimi pezzi, gioielli unici anche da 500.000 dollari l’uno, destinati a clienti come famiglie reali o persone altolocate. Il mercato più cresciuto nello scorso esercizio è stato proprio quello statunitense, salito del 15%, la stessa percentuale del fatturato complessivo dell’azienda fondata nel 1972 dal padre del CEO, David Zybert. La previsione di crescita è identica per il 2020.
L’azienda distribuisce i suoi prodotti in Europa, Nord America, Centro e Sud America, quasi tutti i Paesi arabi, soprattutto Emirati Arabi, Arabia Saudita, Kuwait, Bahrain, o nei 7 negozi della prestigiosa catena israeliana Padani, ma anche in Estremo Oriente, tra Hong Kong, Singapore, Malesia.

“Nel 2019 siamo entrati in Indonesia, mercato molto ristretto a livello di numero di clienti per il nostro marchio, un piccolo numero di gente ricchissima bramosa di possedere prodotti Made in Italy”, indica Jack Zybert. “In questo assomiglia al Qatar, altra nazione in cui c’è una polarizzazione della ricchezza in quantità elevatissima presso pochi soggetti, oltre ad avere il reddito pro capite più elevato del mondo”. Infine, altri clienti di Zydo Italy sono sparsi in Australia e in Africa.
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