Zuccari si espande nella cosmetica e punta a 20 milioni di giro d’affari

L’azienda trentina fondata dal suo attuale CEO Stefano Sala e da sua moglie Katja Ravagni, che dal 1993 si occupa di benessere in farmacia ed erboristeria producendo integratori alimentari naturali, cosmeceutici, dispositivi medici ed editoria specializzata, ha sviluppato un nuovo brevetto, presentandolo all’ultima edizione del salone bolognese Cosmofarma, all’interno della gamma di prodotti chiamata “PurAseptic”. Zuccari è infatti riuscita a stabilizzare l’argento colloidale (che normalmente si trova in basi acquose) all’interno di una base oleosa in olio essenziale di TeaTree, che ha consentito di creare il primo cosmetico completamente naturale contro le liposi della pelle.

Presto la linea “PurAseptic” avrà le prime estensioni di prodotto, con l’aggiunta del gel onicomicotico, della crema contro l’ipersudorazione e della mousse e del gel intimi antimicotici.

Zuccari estrae dall’aloe vera i liquidi di base dei propri cosmetici grazie ad un sistema di osmosi inversa (ReversOsmose, un suo brevetto), in modo da emulsionarli senza usare acqua. “Un procedimento che attua sin da quando 11 anni fa è approdato nel segmento della cosmesi e più unico che raro in questo settore”, spiega a FashionNetwork.com Lorenzo Puccio, International Sales Manager di Zuccari. “Sottolineo che siamo l’unica PMI italiana che vende cosmetici in Francia nel canale delle farmacie”.

L’idea alla base delle creazioni di Zuccari, è che “i nostri prodotti devono assolutamente essere naturali, efficaci, dotati di un’immagine che li faccia risaltare, abbiano alla base un supporto scientifico e siano dotati di sapori e profumi piacevoli”, aggiunge il direttore vendite internazionali. “Una delle nostre forze è rappresentata dalla divisione interna di R&D (ricerca e sviluppo) dedicata all’implementazione di nuove tecnologie, che ha creato diversi brevetti, utilizzati per arricchire i nostri prodotti e componenti, ma che in alcuni casi vengono venduti ad altre aziende che li richiedono”.

Da sempre Zuccari ha affiancato alla sua produzione un’importante attività editoriale, lanciando manuali professionali basati su temi precisi, che si tratti di materie prime quali l’aloe e la papaya o concetti estesi come la cosmetica, apprezzati anche dalla comunità scientifica, ma con un linguaggio accessibile a tutti. Il più importante di essi è senza dubbio “Il grande libro dell’Aloe”, scritto da Stefano Sala, che ha superato il milione di copie pubblicate ed è stato tradotto in 36 nazioni. “La conoscenza senza cultura serve a poco e serve a pochi”, spiega a questo proposito in una nota lo stesso Stefano Sala. “Il nostro scopo è di trasmettere alle persone quella sete di curiosità che mi ha sempre mosso. Offro le risposte che ho trovato in prima persona, ma invito gli altri ad aggiungere le loro domande e trovare ulteriori risposte. I libri sono il modo migliore per diffondere cultura e trasformare ogni consumatore nel miglior consulente del suo stesso benessere”.

Con un fatturato 2021 di 15 milioni di euro, al 70% generato in Italia (“dato in costante crescita”, assicura Lorenzo Puccio), e gli integratori alimentari che rappresentano ancora il core business societario col 70% dell’offerta, Zuccari ha come primo mercato estero nell’integrazione alimentare il Medio Oriente, seguito dalla Francia, che invece è il primo nella cosmetica. L’azienda di Trento è presente in farmacie, erboristerie e parafarmacie di 34 Paesi e 5 continenti.

L’obiettivo economico di Zuccari è “superare i 20 milioni di euro di giro d’affari al più presto”, s’inserisce Luca Ortolani, direttore commerciale Italia di Zuccari, “se non quest’anno, al termine del 2023”.

Zuccari si espande nella cosmetica e punta a 20 milioni di giro d’affari

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