Ansa
26 ago 2022
Zegna: ricavi primo semestre a 729 milioni (+21%)
Ansa
26 ago 2022
Il gruppo Zegna archivia il primo semestre dell'anno con ricavi pari a 729 milioni di euro, in crescita del 21% anno su anno e con un utile di 21 milioni di euro. L'Ebit adjusted di periodo è pari a 82,7 milioni di euro, con un adjusted Ebit margin dell'11,3% (+20 punti base a/a).

La performance complessiva del gruppo è stata trainata dal segmento Zegna, i cui ricavi sono cresciuti del 19% su base annua a 553 milioni di euro. Ciò, spiega il gruppo, si deve al successo della strategia del marchio Zegna One e al riposizionamento dei prodotti della linea a marchio Zegna. Le scarpe e l'abbigliamento per il leisurewear hanno continuato a registrare ottime performance, mentre la sartoria e il su misura sono rimbalzati, in particolare negli Stati Uniti e nell'area Emea.
Quanto a Thom Browne, il brand continua a contribuire fortemente alla crescita complessiva del Gruppo, con ricavi in crescita del 30% su base annua per il periodo, raggiungendo 185,8 milioni di euro. Questo grazie alla crescita di tutte le linee, in particolare dell'abbigliamento femminile e grazie al lancio dell'e-commerce attraverso Tmall lanciato nella seconda metà del 2021 nella Greater China.
Il surplus di cassa del gruppo Zegna nel primo semestre è stato di 103,1 milioni di euro, in calo rispetto a 144,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021 con un deflusso di 28,5 milioni di euro in investimenti (principalmente sulla rete dei negozi), rispetto a 24,6 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno, un aumento del Working Capital per 55,2 milioni di euro e contenziosi pari a 29,6 milioni di euro.
"Stiamo alzando la nostra guidance e prevediamo una crescita dei ricavi nella fascia mid-teens (tra il 15 e il 17%, ndr), la precedente era 'low teens', e un solido miglioramento (la precedente guidance era di 'miglioramento') nel nostro Ebit rettificato", rende noto il gruppo, che inoltre prevede un aumento del cash surplus nella seconda metà dell'anno. "Questa prospettiva”, si legge in una nota, “non presuppone ulteriori deterioramenti o l'estensione geografica della guerra in Ucraina e presuppone una continua normalizzazione della pandemia di Covid-19 in Cina, nessun significativo deterioramento macroeconomico e nessun altro evento imprevisto”.
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