Zara fa i primi passi nel metaverso di Zepeto con il brand coreano Ader Error
Zara fa gli occhi dolci alle giovani generazioni. E il marchio spagnolo ha ben capito l'importanza del digitale per conquistare questo bersaglio. Per la prima volta, infatti, dà appuntamento ai suoi fan nel metaverso, un universo digitale di avatar personalizzabili creato dall'app sudcoreana Zepeto, che conta già tra i suoi partner Ralph Lauren, Disney e Nike. L’abbigliamento e il make up virtuali dell’ultima collezione dell’insegna principale del colosso Inditex saranno presto disponibili, progettati in collaborazione con l'azienda Ader Error.

Descritto da Zara come un "progetto collaborativo" che "definisce una nuova generazione" basandosi su "l'identità e l'unicità di ogni individuo", la AZ Collection intende proporre una riflessione sulla "capacità del linguaggio di esprimere idee, generare altri modi di pensare e creare nuove culture”. Dalla A di Ader alla Z di Zara e della generazione che il marchio vuole conquistare, la collezione ingloba tutte le lettere dell’alfabeto come una “fonte inestimabile di creatività”, attraverso la quale propone dei look che riflettono lo stile di vita dei giovani.
Insieme al collettivo sudcoreano fondato nel 2014, Zara ha sviluppato un'offerta unica disponibile non solo nel metaverso, ma anche nella realtà fisica. Nei video e nelle immagini della collezione, i capi sono indossati dagli alter ego virtuali di famose modelle come Mica Argañaraz. Gli abiti hanno tonalità che vanno dal blu navy al nero, passando per il giallo e l'arancione brillante.
Arricchita da influenze tecniche, la Collezione AZ propone piumini oversize, maglie e gilet patchwork, grandi sciarpe e cappelli di lana, tracolle, zaini, occhiali e berretti, due jeans e tre modelli di sneaker. Ma non è tutto: ci sono anche camicie, abiti e cappotti con impunture che tracciano silhouette o disegnano schizzi.

Ancora più grafiche, le felpe e le t-shirt in cotone presentano le lettere AZ o il logo della collezione. Un elemento di un blu intenso, pensato per "esprimere metaforicamente l'universo racchiuso tra la A e la Z", si ispira a motivi alfabetici per illustrare il processo di "connessione organica" generato dall'incontro delle identità dei due brand. Disponibile dal 6 dicembre sugli store online delle due label e in alcuni negozi fisici, la collezione punta a mercati come Corea del Sud, Spagna, Germania, Danimarca, Paesi Bassi, Francia, Italia, Cina e Giappone. Per quanto riguarda i prezzi, spaziano da 39,95 euro per un berretto a 239 euro per un lungo cappotto matelassé.
Non è la prima volta che l’insegna spagnola intraprende la strada della diversificazione della sua offerta, anzi, ultimamente sta moltiplicando le iniziative per far salire il proprio posizionamento. Zara, ad esempio, ha recentemente lanciato collezioni con la francese Charlotte Gainsbourg e il collettivo olandese Kassl Editions. Tale strategia è stata applicata anche all’offerta cosmetica, che da maggio 2021 ha una propria sezione, “Zara Beauty”. Una linea di bellezza completa, con prodotti e formule sviluppate in partnership con la prestigiosa make up artist Diane Kendal. Recentemente è entrato in catalogo il “Manifesto Stick”: una crema idratante formulata a base di acido ialuronico disponibile in 11 tonalità, dal finish mat, perlato o lucido e proposta al prezzo di 12,95 euro.
Ma le ultime novità all'interno del gruppo Inditex non si limitano al lancio di nuove collezioni. La scorsa settimana, la società ha annunciato a sorpresa una serie di cambiamenti nel suo management con la creazione di un nuovo comitato di direzione. Carlos Crespo è stato rimosso dal suo ruolo di CEO, immediatamente sostituito da Óscar García Maceiras. Quanto alla Presidenza, passerà dalle mani di Pablo Isla a quelle di Marta Ortega dal prossimo aprile. La figlia di Amancio Ortega, fondatore di Inditex, prenderà quindi il controllo del conglomerato, che ha realizzato un fatturato di 11,936 miliardi di euro nella prima metà del 2021.
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