Zara debutta nel resale con un primo test nel Regno Unito
L’insegna di Inditex Zara entra nel mercato della rivendita e della riparazione con un primo test di nel mercato britannico: i clienti potranno rivendere i capi acquistati presso la catena e prenotarne la riparazione.
Il nuovo servizio, che sarà lanciato il 3 novembre, sarà probabilmente implementato in altri mercati in caso di successo. Funzionerà tramite il sito web e l’applicazione di Zara, ma i venditori dovranno comunque fare delle foto dei loro articoli, che saranno aggiunte alle informazioni dettagliate del prodotto del brand.
Paula Ampuero, responsabile dello sviluppo sostenibile di Zara, ha dichiarato che l’insegna non si aspetta che il servizio sia redditizio sin dall'inizio, poiché è stato progettato "esclusivamente come strumento per consentire ai clienti di prolungare la vita dei loro vestiti e adottare un approccio più circolare".
La rivendita, come il noleggio e la riparazione, sono diventati componenti essenziali dell'offerta di numerosi retailer e marchi a tutti i livelli di prezzo. Tra le grandi aziende che recentemente hanno intrapreso questo approccio ci sono ad esempio M&S, Joules, John Lewis e PrettyLittleThing di Boohoo, mentre questa settimana le piattaforme Net-A-Porter, Mr Porter e The Outnet, del gruppo YNAP, hanno ampliato i loro servizi di seconda mano a nuovi mercati su scala mondiale.
Questa iniziativa si aggiunge alle tante altre opzioni di rivendita offerte da colossi esperti del settore, come il francese Vestiaire Collective o le operazioni peer-to-peer agevolate da eBay, Depop e Vinted.
La tendenza è di tale portata che Selfridges ha recentemente dichiarato che punta ad avere metà delle interazioni con i suoi clienti basate su riparazioni, rivendita o ricariche entro l'inizio del prossimo decennio.
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.