Zalando, Shein e Vinted ai vertici della moda online in Europa
In un mercato europeo della vendita online di prodotti di moda e bellezza stimato a 122 miliardi di euro nel 2022, di cui 45 miliardi di acquisti transfrontalieri, Cross-Border Commerce Europe oggi ha pubblicato la classifica dei 250 maggiori player di queste categorie: il tedesco Zalando è primo nella moda, mentre nei prodotti di bellezza domina il ceco Notino.

La classifica degli attori della moda mostra una forte rappresentanza del settore tra i primi 10 rivenditori online europei considerando tutti i settori insieme. Primo nella moda, Zalando arriva invece secondo nella classifica che combina tutti i settori. Seguono il cinese Shein (6° nella classifica generale), il lituano Vinted (7°), poi gli statunitensi StockX (8°) e Nike (9°).
“La stabilizzazione del settore della moda nel 2022 evidenzia l’impatto dell’inflazione sul consumo di prodotti fashion. Il crescente mercato della moda di seconda mano, supportato dai marketplace di rivendita C2C, è promettente”, afferma Cross-Border Commerce Europe. “Si prevede che quasi un sesto delle vendite di moda online nel 2026 proverrà da piattaforme di rivendita C2C. Il duplice fattore di redditività e sostenibilità sta stimolando l’interesse dei consumatori per la moda di seconda mano”.
Nel Vecchio Continente, Notino, leader nella vendita di cosmetici, si colloca al 30° posto nella classifica generale dei rivenditori online di Cross-Border Commerce Europe. Il secondo posto va alla svizzera Oriflame (al 46° posto nella classifica generale), seguita direttamente dall'americana Dermstore (52°), dalla britannica Avon (74°) e dall'olandese Farmaline (101°).

Nel 2022, i settori della moda e della bellezza hanno rappresentato il 17% dei 729 miliardi di euro delle vendite al dettaglio online che sono state effettuate sul mercato europeo. Una quota che, secondo il rapporto, dovrebbe raggiungere il 18% entro il 2025.
Le vendite online rappresenterebbero quindi il 22% delle vendite europee di moda e bellezza, percentuale che dovrebbe salire al 28% entro il 2026. Dei 122 miliardi di euro generati lo scorso anno, 15,1 miliardi sono legati alle vendite online di articoli second hand. Si prevede che questa cifra raggiungerà i 21,4 miliardi nel 2026.
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