24 mag 2022
Yves Rocher Italia continua a crescere e punta su social selling e formazione
24 mag 2022
Yves Rocher Italia, la filiale nel nostro Paese dello storico brand cosmetico fondato nel 1959 da Monsieur Yves Rocher, ha archiviato il 2021 con un fatturato di 230 milioni di euro, arrivando a rappresentare il terzo mercato per l’azienda, dopo la Francia, che realizza oltre 500 milioni di giro d’affari su un totale globale di circa 1,150 miliardi di euro, e gli Stati Uniti.
“In Italia il brand ha registrato incrementi a doppia cifra dal 2010 al 2020, arrivando a risultati insperati; il 2021 è stato stabile e nel 2022 i livelli stanno tornando a quelli pre-pandemia, nonostante le incertezze causate dall’inflazione e dal conflitto Russia-Ucraina”, ha spiegato a FashionNetwork.com Carlo Bertolatti, General Manager di Yves Rocher Italia.
A contribuire all’accelerata di Yves Rocher Italia sono stati i suoi due principali canali commerciali: primo in quanto a performance è il social selling, il canale di vendita basato sul contatto via social del quale il marchio è stato pioniere. Gestito nel nostro Paese da circa 200mila consulenti di bellezza, il social selling ha generato circa l’80% del fatturato totale del 2021. Il canale retail, altrettanto importante per mantenere un contatto con clienti fidelizzati e stabilirlo con potenziali consumatori, è cresciuto del 14,4% sul 2020, trainato dai ricavi di alcune specifiche categorie merceologiche.
“Dal 2020 abbiamo rivisto le nostre priorità per quanto riguarda il business model retail, puntando ancor di più su qualità e attenzione al cliente”, prosegue Bertolatti. “In Italia oggi Yves Rocher conta 112 punti vendita monomarca; ne abbiamo aperti alcuni anche nel 2020, nonostante la pandemia, per rispettare gli impegni presi con i nostri partner. Ora ci vogliamo concentrare sul fatto che i negozi abbiano i giusti livelli di marginalità; quest’anno non apriremo né chiuderemo store, ma abbiamo effettuato alcuni restyling importanti, come quello del punto vendita in Stazione Termini a Roma. Anche a livello europeo è stato portato avanti un piano di razionalizzazione e ottimizzazione dei monomarca, che oggi sono circa 3.000 in tutto il mondo”.
“Per quanto riguarda il social selling”, aggiunge il manager, “continuiamo a puntare sulla formazione dei nostri collaboratori, che devono essere in grado di spiegare i prodotti Yves Rocher ai clienti e consigliare i più adatti a loro. Ultimamente siamo cresciuti molto nello skincare, in particolare con prodotti anti-aging e vegetali, e nell’haircare, ambito nel quale oltre alle nuove proposte anticaduta abbiamo in programma lanci importanti per il secondo semestre dell’anno. Anche il make up, negli ultimi anni un po’ penalizzato dall’obbligo delle mascherine, sta tornando a performare bene”.
Yves Rocher Italia, diventata Società Benefit lo scorso anno, sta continuando a fare passi avanti nella sostenibilità e responsabilità sociale, tra il progetto Terre de Femmes, che supporta economicamente l’imprenditoria femminile in campo etico e sociale, il Programma Plant for Life, tramite il quale solo in Italia ha piantato 24.000 alberi, fino alla riduzione del -2,6% delle emissioni del CO2 per ogni collo spedito, grazie all’ottimizzazione dei processi aziendali.
“Storicamente siano un brand votato allo sviluppo sostenibile e i nostri prodotti vengono migliorati in tal senso di anno in anno, cercando persino di anticipare ciò che viene richiesto dall’Unione Europea”, ci dice Bertolatti. “Cerchiamo di controllare il processo di produzione in ogni sua fase, a partire dalle colture: abbiamo 60 ettari in Bretagna dedicati alla coltivazione delle piante che usiamo maggiormente, di cui seguiamo anche i processi di trasformazione. Controllando produzione e distribuzione, riusciamo a ottenere il nostro principale obiettivo: prodotti efficaci ad un prezzo corretto. Stiamo inoltre cercando di minimizzare l’impatto del packaging: abbiamo eliminato completamente il cellophane, usiamo solo plastica riciclata al 100% e abbiamo ridotto del 41% l’utilizzo di carta; infine, abbiamo lanciato diversi prodotti solidi, come il sapone e lo shampoo. Il nostro obiettivo è di ottenere la certificazione B Corp entro il 2025, forse anche prima”.
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